Monza – Imu e tassa rifiuti. Stangata d’autunno in arrivo per i cittadini di Monza che saranno chiamati a ripianare il deficit di bilancio del Comune. A causa dei tagli decisi dallo Stato agli enti locali, bisogna trovare al più presto 12 milioni di euro per pareggiare i conti.
Nel mirino ci saranno l’aumento dell’Imu per la seconda casa e la tassa comunale sui rifiuti. Gli uffici dell’assessorato al bilancio stanno facendo delle simulazioni per capire a quanto potrebbe ammontare il gettito e stabilire così le nuove aliquote. In ogni caso, il sindaco Roberto Scanagatti ha assicurato che non verrà toccata l’aliquota sulla prima casa e neppure quella sugli immobili destinati ad attività commerciali ed artigianali. I tempi stringono, comunque, visto che entro il 31 ottobre bisogna decidere la portata degli aumenti. Attualmente a Monza si paga il 4 per mille per la prima casa mentre per la seconda l’8,4 per mille, molto meno del tetto massimo fissato per legge al 10,6. Questa tassa ha consentito di incassare 37 milioni di euro contro la stima del ministero di 47.

Scanagatti ha spiegato in Consiglio che non è un modo di fare cassa ma l’unico rimasto per far fronte ai servizi essenziali, a partire dalle rette degli anziani in casa di riposo. Per la tassa rifiuti, invece, l’aumento è previsto dal decreto Salva Italia: i costi del servizio devono essere coperti al cento per cento dalle entrate e, attualmente, a Monza la copertura è dell’82 per cento. Quella delle tasse non sarà l’unica manovra: si proseguirà nella procedura per la vendita di aree ed edifici pubblici non ritenuti prioritari e si darà un bel taglio anche alle società partecipate. Sperando che basti.