Monza – Dalle parole ai fatti il passo è lungo. Il Consiglio comunale ha approvato il Codice Etico per indicare agli amministratori la retta via da seguire sulla strada della trasparenza ma pochi la seguano. A distanza di mesi, infatti, sul sito internet del Comune di Monza non c’è alcuna traccia degli stipendi corrisposti agli amministratori comunali.
Al capitolo trasparenza, valutazione e merito – imposto per decreto qualche anno fa dall’ex ministro Brunetta – ci sono informazioni piuttosto scarne e che, al massimo, riguardano le buste paga dei dirigenti comunali, oltretutto neppure aggiornate. Indicazioni sui soldi che corrispondiamo a chi governa, invece, nulla. E questo, codice etico a parte, nonostante sia appena entrato in vigore un decreto ministeriale che introduce ulteriori obblighi di trasparenza ai Comuni, a proposito di gare d’appalto, incarichi e consulenze. E’ vero che il comune di Monza ha adottato una serie di interventi per ridurre le spese della politica (tagli alle auto blu, alle circoscrizioni, ai gettoni di presenza per le commissioni comunali) ma, in ogni caso, queste informazioni mancano. Abbondano, invece, sui siti internet dei comuni capoluogo della Lombardia, a partire da Como dove sono pubblicate persino le spese telefoniche degli assessori.