Monza, Passera agli industriali:credito, sì, ma non a pioggia

Il Ceo di Intesa Sanpaolo Corrado Passera ha incontrato lunedì sera in Villa Reale gli industriali brianzoli. Il banchiere ha parlato dei nuovi criteri per concedere il credito e del problema dimensionale delle aziende brianzole.
Monza, Passera agli industriali:credito, sì, ma non a pioggia

 Monza – Sostegno sì, ma non a pioggia; banche vicine alle imprese che sapranno anche unirsi per essere più forti e competitive e alle infrastrutture. Questi alcuni degli argomenti toccati da Corrado Passera consigliere delegato di Intesa Sanpaolo a Monza, lunedì, insieme al direttore generale vicario Marco Morelli, al direttore generale Gaetano Micciché e al direttore regionale di Milano e provincia Franco Ceruti. La delegazione ha scelto di includere la Brianza in una delle tappe di Insieme per la crescita, viaggio in dieci città italiane per incontrare gli amministratori locali e gli imprenditori che non vogliono mancare l’appuntamento con la ripresa. <<Veniamo da alcuni anni complicati per tutti – ha spiegato Passera in una intervista esclusiva -. Fortunatamente questa è un’area dell’Italia funzionante che ha dimostrato grande energia. Sempre di più appare chiaro che il credito deve andare in quelle direzioni che si chiamano innovazione, internazionalizzazione, crescita dimensionale e rafforzamento patrimoniale che sono le variabili chiave di quelle imprese che anche nella fase più difficile della crisi hanno dimostrato di farcela>>. Dove e quando è necessario, tuttavia, gli imprenditori devono imparare a pensare in grande: <<Non dobbiamo fermarci allo stereotipo di una Italia fatta di piccole imprese – conclude Passera -. Certo c’è un problema dimensionale per alcune aziende che in parte deve essere risolto per volontà delle singole imprese che vogliono crescere, e questo può passare per un rafforzamento patrimoniale, perché solo attraverso i capitali si possono fare investimenti in tecnologie e in conquista di nuovi mercati. Un altro modo è quello delle reti, un altro ancora è quello di mettersi insieme nel senso di fondersi in un’unica azienda>>. Quanto alle infrastrutture il Ceo di Intesa Sanpaolo ha duramente condannato il gap che ci separa da altri Paesi.
Sabrina Arosio