Monza – Dal 1997 non pagavano l’affitto al Comune per un appartamento di 50 metri quadri nelle case comunali di via Silva. Dopo anni di lettere e carte bollate, la scorsa settimana per una famiglia monzese di quattro persone è arrivato lo sfratto. Gli addetti dell’ufficio alloggi si sono presentati alla porta con due colleghi della polizia municipale, ma tutto si è svolto in modo pacifico: la famiglia stava già provvedendo a portare via le proprie cose.
«Era una storia che andava avanti dal 1997- spiegano all’ufficio alloggi- alla famiglia era stata assegnata la casa nel 1994 e dal 1997 hanno smesso di pagare accumulando un debito di 37 mila euro nei confronti del comune». Fino al 2008 il canone di affitto era di 50 euro mensili, salito a 235 negli ultimi anni quando la famiglia ha smesso di presentare i redditi e automaticamente le è stata assegnata la fascia di canone più elevata.
«Abbiamo iniziato ad inviare lettere e ufficiali giudiziari nel 2007-proseguono all’ufficio alloggi- abbiamo proposto una rateizzazione del debito, non abbiamo mai ottenuto risposta e siamo arrivati allo sfratto». Il caso non è isolato e il numero di morosi cresce con la crisi economica: dei 1500 assegnatari di case comunali i morosi sono 496, di questi 80 hanno accumulato debiti con il comune superiori ai 5 mila euro, gli altri sono in debito per pochi euro, fino ad un massimo di 5 mila. Altra faccenda sono gli abusivi: alla fine dello scorso anno erano 34. Tutti morosi.
Rosella Redaelli