Monza – Un vecchio adagio ricorda che ogni buona azione ne cancella una cattiva. Un detto che nei giorni scorsi si è concretizzato; e in uno di quei luoghi che non ti sogneresti mai quale scenario di una vera magia: via Marmolada a Monza, nel piccolo piazzale antistante la palestra della scuola media Leonardo-Monte Amiata. L’area è stata riqualificata pochi anni fa, con la creazione di un parcheggio con una grande aiuola. Ed è in questo fazzoletto di verde in mezzo al cemento che parte la nostra storia: triste, ma con un lieto fine.
E’ primavera, e Lucretia, una bambina di sette anni che abita a Triante, ogni mattina prima di recarsi a scuola si esercita ad andare in bicicletta senza più usare le rotelle, proprio sul piazzaletto di via Marmolada. Dopo qualche tempo Lucretia, ormai una brava ciclista sicura di sé, si è sentita grande, e capace dunque di assumersi delle responsabilità. Il suo desiderio era piantare un alberello, un acero da accudire per vederlo crescere assieme a lei. La famiglia lo acquista, e lo pianta il 22 giugno, in tempo per festeggiare l’arrivo dell’estate: ogni giorno la bambina va a trovare il suo alberello, lo annaffia, e quando in agosto parte per il mare lo affida alle cure dei familiari.
Tornata dalle vacanze, ritrovato il suo amico e riprende a curarlo: fino al 10 settembre, quando scopre che l’albero è sparito. E così a spuntare è un cartello, per dare voce alla tristezza di una bimba di 7 anni delusa per un gesto che appare poco comprensibile anche ai grandi, che però sono più abituati di lei a non farsi illusioni o ad alimentare false speranze. Ormai il «ladro» è lontano col suo «bottino», e chi s’è visto s’è visto.
Ma una settimana più tardi la sorpresa: Lucretia trova al posto del piccolo acero scomparso un alberello di melo, dono di Marguerite ed Armand, due amici sconosciuti che hanno voluto renderla felice. C’è una morale in questa piccola fiaba di Triante? Si. Hanno ragione i bimbi a sperare che la magia esista: magari con l’aiuto di un piccolo, grande gesto di solidarietà.
Giuliano Da Frè