Monza – Sotto, un’idea di città per il futuro. Un giardino botanico verticale appoggiato al colonnato dello storico arengario monzese per ritrovare dal basso verso l’alto quello che forse non ci si aspetta più di trovare nel cuore di uno spazio urbano: a scandire il passo delle arcate varietà diverse di piante ed essenze, raccontate lungo un percorso didattico. A fianco, la Green box, il cubo verde progettato dal monzese Assostudio e presentato all’ultima biennale di architettura di Venezia: cinque per cinque per cinque metri che contengono il cuore del festival Green street in programma a fine mese. E sopra, nelle sale espositive dell’arengario, uno sguardo al presente dell’ultimo secolo, quello raccontato dalla mostra “Prima che il gallo canti” raccogliendo opere d’arte contemporanea dagli anni Trenta agli anni Settanta: le visioni degli artisti sul rapporto tra uomo e natura. Giardino botanico, Green box e “Prima che il gallo canti”: sarà questo oggi lo scenario di una notte bianca dell’arte contemporanea e della riscoperta della sostenibilità ambientale nel centro di Monza. L’iniziativa è dell’associazione Green street che ha curato la mostra all’arengario e il festival di fine mese (dal 26 al 29), una nuova realtà che ha preparato per questa sera, giovedì 5 maggio, a partire dalle 18, una festa lunga fino a mezzanotte. Il punto di partenza sarà l’inaugurazione del cubo verde e del colonnato botanico, fra tre settimane cuore della manifestazione che invaderà la città a partire dal centro storico, quando «arte, natura ed architettura, saranno i promotori di un messaggio ideale per una “città verde”». Da quel momento e fino alle 24 l’ingresso dell’arengario sarà aperto per visite guidate alla mostra e per un happy hour no stop curato dall’enoteca Il Mulino. Con 5 euro – 7 incluso l’aperitivo – la possibilità di scoprire passo a passo i capolavori che occupano la sala dall’arengario: Fancello, Fontana e Melotti, così come Burri e Manzoni, oppure Tancredi e Morlotti e ancora Mendieta e Pino Pascali, passando dai lavori di protagonisti internazionali come Beuys, Scarpitta, Christo & Jeanne- Claude, Turrel e Matta-Clark. Con una novità: è finalmente arrivata a Monza anche un’opera di Michael Heizer della serie al Jean Dry Lake in Nevada (1970).
Massimiliano Rossin
Monza, è la notte bianca dell’arteHappy hour e visite all’arengario
Giovedì 5 maggio dalle 18 happy hour e visite guidate alla mostra ''Prima che il gallo canti'' in arengario, che sarà aperta fino a mezzanotte. In apertura anche l'inaugurazione della Green box e del giardino botanico verticale.