Monza, chiede più educazioneAnziano bastonato ai giardinetti

Pretendeva di avere ragione, difendendo un suo amico che stava facendo i bisogni in mezzo a mamme e bambini, nei giardinetti di via Azzone Visconti a Monza. Per questo un marocchino 33enne non ha esitato a picchiare con un bastone un 84enne che l'ha richiamato a un comportamento più educato.
Monza, chiede più educazioneAnziano bastonato ai giardinetti

Monza – Pretendeva di avere ragione, difendendo un suo amico che stava facendo i bisogni in mezzo a mamme e bambini, nei giardinetti di via Azzone Visconti a Monza. Per questo, il marocchino Abdelhak El Alami, non ha esitato a scagliarsi contro un cittadino di 84 anni, l’ex consigliere comunale Nicola Scalise, padre del dirigente del commissariato di polizia Francesco Scalise. E’ successo martedì pomeriggio verso le cinque e mezza.
Il cittadino monzese stava scambiando quattro chiacchiere con i gestori del chiosco del parchetto pubblico, quando la sua attenzione è stata attirata da un uomo, presumibilmente nordafricano, che stava urinando senza curarsi troppo della presenza di cittadini di passaggio, di famiglie e mamme con bambini al seguito. Mentre l’uomo che aveva fatto i propri bisogni si stava allontanando, richiamato da Scalise a comportarsi in modo civile, un altro uomo, il 33enne El Alani, senza fissa dimora, permesso di soggiorno scaduto e qualche precedente penale per furto, si è lanciato in difesa del connazionale, apostrofando pesantemente l’ex consigliere comunale.

Tra i due, nonostante la differenza di età e di stazza, è nata una colluttazione, in cui il nordafricano ha usato un bastone. Scalise ne è uscito con delle ferite, giudicate guaribili in quindici giorni. I presenti, nel frattempo, hanno chiamato il 112. La centrale operativa ha inviato sul posto una volante di polizia, che ha intercettato il 33enne mentre si allontanava dalla scena. L’uomo è stato condotto negli uffici del commissariato e arrestato con l’accusa di lesione aggravata non solo dall’uso del bastone, ma anche dall’età avanzata della parte offesa. Un’aggravante al reato di lesioni di recente introduzione, che permette l’arresto immediato e il processo per direttissima.
Il nordafricano, in aula di tribunale, ha negato le accuse, sostenendo di non aver picchiato nessuno e di essere anzi lui quello che è stato offeso. In attesa della prosecuzione del processo, resterà in carcere, come ha disposto il tribunale dopo aver convalidato l’arresto.
Federico Berni