Monza, cena elettorale a sbafoDenunciato un politico del Pdl

"Alla fine li ho dovuti denunciare". Non si rassegna certo Loriano Galligani, 74 anni, 35 dei quali passati nella ristorazione. La sua storia in pillole: una cena elettorale da più di cento persone, un conto da 3mila euro, che però nessuno si è presentato a saldare.
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Monza – “Alla fine li ho dovuti denunciare”. Non si rassegna certo Loriano Galligani, 74 anni, 35 dei quali passati nella ristorazione. La sua storia in pillole: una cena elettorale da più di cento persone, un conto da 3mila euro, che però nessuno si è presentato a saldare. Parola dunque al titolare del ristorante Olivo di San Fruttuoso, viale Lombardia. “L’apertura del cantiere, come prevedibile, ci ha letteralmente messi in ginocchio- racconta l’imprenditore, che si definisce orgogliosamente “toscanaccio”- fino a che non si presenta Stefano Palombo, candidato in consiglio comunale con la lista Mandelli (Pdl) e mi propone di mettere a disposizione la sala del mio ristorante per una cena elettorale, eravamo in piena campagna per l’elezione del sindaco”.

In tempi di crisi, aggravata nel caso del ristoratore dalla presenza ingombrante del cantiere che ha comprensibilmente messo a dura prova i bilanci della sua attività, il buon senso ha imposto a Galligani di accettare la proposta. “Mi sembrava un’occasione da non perdere- racconta al telefono l’uomo- e così ho accettato di buon grado, visto che so fare il mio mestiere, ho offerto anche uno sconto, perché mi piace trattare bene i miei clienti”. Sempre secondo il racconto del ristoratore, con un certo Stefano Cavallaro avvengono ulteriori contatti relativamente all’evento.

“Dopo aver accordato il menu, la disposizione dei tavoli, la cena si svolge senza problemi, con lo stesso signor Palombo che faceva da anfitrione”. I guai, a detta di Galligani, che ha gestito altri ristoranti anche a Milano, sarebbero cominciati al momento di saldare il conto. “Mi è stato detto che il conto lo doveva saldare sempre quel signor Cavallaro con cui avevo trattato i dettagli per l’organizzazione della serata, che però era assente per colpa di un malessere fisico; mi hanno rassicurato, il signor Palombo e il signor Franco Ironico, dicendo che sarebbe passato di persona questo Cavallaro a pagare”.

Di Cavallaro, però, neanche l’ombra. “Ho telefonato a Palombo, il quale se ne è lavato le mani dicendo che a pagare avrebbe dovuto essere Cavallaro – conclude – così sono andato da lui in ufficio, mi ha rimpallato da un giorno all’altro per settimane, così alla fine, ho deciso di sporgere denuncia per truffa. Non li ho mai più sentiti e non ho mai visto un euro. Era già tutto difficile, questa delusione mi ha davvero tolto la speranza». Contattato telefonicamente, Stefano Palombo non ha risposto per dare la sua versione del fatto.
Federico Berni