Monza – Un organismo di diritto privato per la risoluzione delle controversie in alternativa al normale ricorso all’autorità giudiziaria: è stata ufficialmente inaugurata martedì la prima Camera arbitrale d’Italia gestita interamente da un ordine forense, quello degli Avvocati di Monza. Obiettivo dell’organismo è di fornire una giustizia civile rapida – pochi mesi contro i 4/5 anni standard – e efficace a prezzi contenuti allegerendo al contempo il carico di lavoro dei tribunali.
Un’iniziativa che anticipa nettamente quanto previsto dalla Riforma della professione forense varata dal Parlamento il 21 dicembre, riforma che dà agli Ordini appunto il potere di isituire le Camere. Ad accelerare l’iter a Monza anche la sopressione del Tribunale distaccato di Desio e il trasferimento da Monza a Milano del contenzioso delle imprese.
L’arbitrato è un metodo con cui si possono affrontare e risolvere parecchi problemi legali: cause ereditarie, risarcimento danni, contenzioso societario, liti tra soci, concorrenza sleale, controversie legate a contratti di compravendita e/o assicurativi, d’ agenzia e di distribuzione, litigi condominiali e molti altri ancora.
Per le liti entro i 5mila euro, il regolamento prevede uno specifico Procedimento Orale Abbreviato (POA), un po’ sullo stile di quello che avviene negli studi di Forum, la fortunata trasmissione televisiva dove questioni legali di più svariato genere, vengono trattate e risolte a voce, davanti ad un “giudice” unico. Condizione imprescindibile è l’accordo di tutte le parti. Semplice il funzionamento di questa sorta di “arbitrato popolare”, concentrato in una sola udienza : i contendenti espongono all’arbitro le loro ragioni e nell’arco di 21 giorni, tre settimane, ottengono giustizia con una decisione che ha valore di sentenza. Il costo del procedimento è di 750 Euro più Iva.
L’organismo è presiduto dall’avvocato Avio Giacovelli e composto dagli avvocati Filippo Gorreta, Ferdinando Lelario, Roberto Lissoni, Goffredo Pozzoli, Luigi Gino Rossi, ai quali si aggiungono altri cinque “arbitri”: Maria Cella ex magistrato della Corte d’Appello di Milano; Piergiorgio Borgonovo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Monza e Brianza; Rolando Brambilla, dottore commercialista e curatore del fallimento dell’ospedale San Raffaele; Matteo Colombo, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Monza e Brianza; Maria Nives Iannacone, notaio.
La Camera Arbitrale trova spazio nella sede dell’Ordine degli Avvocati in piazza Garibaldi 10, al terzo piano del Palazzo di Giustizia di Monza. Tel. 039.38.24.81.I procedimenti si svolgeranno nella nuova sede della Fondazione Forense in via Mantegazza 2, sempre nel centro storico cittadino.