Monza – C’è una manager, con il suo assistente, che studia tecniche di persuasione e una giornalista che indaga sul controllo dell’emotività. E poi ci sono loro, i bambini: fuori dalla scena, ma in primo piano, i tratti tipici dei loro disegni e del loro immaginario a raccontare quello che accade. La Danza Immobile presenta in anteprima nazionale il suo ultimo allestimento, che medita il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, ma soprattutto delle incursioni dei grandi.
Per questo il titolo, “Assalto ai bambini. Primo sguardo”. Che il regista, e interprete, Corrado Accordino presenta in questi termini: «Affronta il mondo dell’adolescenza, dei bambini dai dieci anni in su. È un’osservazione di come gli adulti lo interpretano e interagiscono».
Una manager di kid marketing, una giornalista a caccia della verità. L’assalto ai bambini si declina è fatto di tante invasioni: «Dai videogiochi alla pubblicità, dai modelli offerti all’arte del controllo sulle aspettative dei giovani – spiega sempre Accordino – tutti aspetti della grammatica di un dialogo in cui il bambino, sempre più piccolo, è un consumatore».
Nella sua costruzione scenica, “Assalto ai bambini” è un giallo drammaturgico; sul palco ci sono tre personaggi (Corrado Accordino, Silvia Ferretti e Silvia Giulia Mendola), tutti hanno figli e ciascuno un diverso rapporto con loro, un diverso modo di educare. I bambini, benché assenti, hanno un ruolo da protagonisti: «Verranno proiettati disegni, realizzati da uno studio di animazione, che cercano di raccontare la storia con la semplicità del tratto dei più piccoli, come su una lavagna. Non ho mai sperimentato il doppio linguaggio e questa è un’occasione, anche per mostrare le possibilità di un uso intelligente e consapevole dei mezzi e della tecnologia», prosegue Corrado Accordino.
Per preparare “Assalto ai bambini” infatti il regista precisa di aver approfondito il tema e consultato studi a riguardo. «In uno di questi alcuni ricercatori hanno sottratto ai giovani ogni apparecchiatura elettronica, per alcuni giorni. Il risultato? Non avevano sviluppato una dipendenza, ma un desiderio forte e reale, accompagnato da depressione e ansia per la mancanza. I giovani vedono il cellulare come un’estensione del proprio corpo, e gli apparecchi elettronici come unico modo per costruirsi una vita sociale; l’alternativa è la solitudine. Non sanno immaginare un presente senza apparecchiature tecnologiche. La nostra è una semplice osservazione, poi le conseguenze si vedranno».
Nella riflessione si inserisce anche il tema della violenza, quella trasmessa dai videogiochi, ma non solo, dalla tv, dagli esempi proposti alle giovani generazioni. «La manager si occupa di tutto questo – dice Accordino – e in parallelo si apre il discorso della gestione emotiva dei ragazzi, dei problemi di attenzione, provocati da stimoli tecnologici, dal conseguente ricorrere a farmaci pesantissimi». “Assalto ai bambini. Primo sguardo” è una produzione La Danza Immobile. L’animazione è curata da Microfilm studio; drammaturgia e regia sono di Corrado Accordino con l’assistenza di Valentina Paiano.
Biglietti: intero a 18 euro, ridotto 12 euro (per under 25, over 65 e convenzionati), under 18 a 6 euro. Riduzione per la replica con il coupon pubblicato sul Cittadino di giovedì 13 dicembre. Riduzioni anche per le repliche di giovedì e domenica sera per gli utenti delle biblioteche e in tutte le repliche per i tesserati Emergency.
Letizia Rossi