Monza – Investita all’incrocio tra le vie Galilei e Antonietti il 19 febbraio scorso, è morta un mese dopo all’ospedale Policlinico. Indagini della magistratura sulla scomparsa di Angela Viganò, monzese, classe 1930. La procura attende gli esiti dell’autopsia disposta sul corpo della donna. Lo scopo della perizia medico legale, affidata alla dottoressa Daniela Schillaci, è di capire se la morte è avvenuta a seguito dei traumi riportati nell’incidente. Angela Viganò, secondo la ricostruzione operata dagli agenti dell’ufficio infortunistica della polizia locale, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali all’intersezione Galilei- Antonietti. Erano le 6 del pomeriggio. La donna non aveva potuto evitare l’arrivo dell’Audi A4, guidata dal 59enne V.S.. Angela Viganò, che viveva in via Borsa, al civico 12, a seguito dell’investimento, aveva riportato la frattura della tibia e dell’omero. Ricoverata nella struttura sanitaria di via Amati, è morta quasi un mese dopo, il 7 marzo. La notizia del decesso era stata poi comunicata al magistrato di turno in quel periodo, il sostituto procuratore Donata Costa, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Dopo aver acquisito i verbali della polizia locale, il magistrato ha disposto l’autopsia. Tutto sta nel capire se la morte della 71enne, avvenuta in ospedale, possa essere ricondotta ai postumi delle ferite riportate a seguito dell’investimento da parte dell’Audi condotta da V.S.
Migliorano, invece, le condizioni della 35enne F.S., travolta due settimane fa in viale Libertà, mentre attraversava la strada in bicicletta, sulle strisce pedonali. I medici del “San Gerardo”, comunque, non hanno ancora sciolto la prognosi. La monzese è sì fuori pericolo di vita, ma dall’incidente ha riportato diverse fratture agli arti inferiori e al bacino. A investire la giovane donna era stata una Smart, alla quale aveva sfondato il parabrezza.
Non arrivano notizie confortanti, invece relativamente alle condizioni di salute della badante ucraina di 61 anni, L.K., investita da una Mercedes Cabrio durante l’attraversamento di viale Regina Margherita (non sulle strisce pedonali), due giorni prima i fatti di viale Libertà. La donna straniera, assunta come badante presso una famiglia monzese in via Sacconi, strada residenziale del quartiere San Biagio vicina al luogo in cui è stata investita, è ricoverata in coma farmacologico all’ospedale “San Gerardo”.
Federico Berni