Monza – Il mercato va a gonfie vele ma l’azienda chiede l’apertura della mobilità. È quanto sta accadendo alla Honeywell Italia, azienda del settore metalmeccanico che a Monza ha la propria direzione regionale nel sito di via Philips dove martedì una settantina di lavoratori hanno dato vita ad un presidio sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Usb.
Uno sciopero, a cui ha aderito oltre il 50% del personale, che rappresenta il culmine di uno stato di agitazione che è iniziato quando la direzione ha comunicato ai lavoratori un esubero tra le varie sedi in Italia di 26 persone, di cui 13 soltanto a Monza su 140 dipendenti tra impiegati, tecnici specializzati e venditori. «A Monza non abbiamo la produzione – ha spiegato Stefania Sala della rsu Cgil Brianza – I lavoratori sono impiegati a vari livelli, tra cui tecnici specializzati e commerciali. L’obiettivo è quello di spostare il lavoro all’estero, soprattutto in India e in Repubblica Ceca, secondo un percorso già intrapreso in passato e che solo lo scorso anno ha portato all’esubero di 45 lavoratori nelle aziende italiane del gruppo, sui quali si era agito non con licenziamenti, ma attraverso contratti individuali e prepensionamenti». Altre notizie sull’edizione del Cittadino in edicola domani.