Monza – Aveva solo dieci anni la prima volta che ha gareggiato a livello agonistico. Oggi, che di anni ne ha quindici, il monzese Riccardo Benvenuto è stato convocato per rappresentare l’Italia ai mondiali di vela, nella categoria laser 4,7 under 18, che si svolgeranno a San Francisco, negli Stati Uniti il prossimo 23 luglio. Prima, il 6 luglio, Riccardo difenderà il tricolore anche agli europei olandesi, sempre nella categoria laser 4,7. Praticamente scontata la chiamata per gli europei, il biglietto aereo per gli Usa era invece un sogno che a inizio stagione il giovanissimo velista e suo padre Umberto, skipper di professione, quasi non osavano sperare.
«Ho concretizzato l’obiettivo che mi ero prefissato, ma ancora non ci credo – racconta orgoglioso Riccardo -. Sono tre, me compreso, i ragazzi italiani convocati per il mondiale, e già questa è per me una vittoria». In cento partiranno dalla baia di San Francisco alla conquista del titolo. Lo scorso anno Benvenuto, alla sua prima esperienza internazionale, ha partecipato all’europeo piazzandosi ottantesimo su 250 atleti, ma al trentesimo posto nella categoria under 16.
«Quest’anno mi sento più padrone della barca – spiega – mi sono allenato molto e ho conquistato questa convocazione per i mondiali. Il momento più difficile sarà la partenza. È necessario essere estremamente concentrati per evitare di incorrere in penalità che potrebbero portare all’eliminazione dalla gara. Un talento, quello di Riccardo, succhiato con il latte fin da neonato, e coltivato al circolo di vela di Bellano, punto di riferimento e di eccellenza per i giovanissimi velisti, fucina di numerosi talenti, dove il monzese si allena ogni fine settimana.
«Esco da scuola il venerdì e parto subito insieme a mio padre. Stiamo a Bellano ogni week end, e in due giorni mi riesco ad allenare almeno otto ore, con ogni condizione atmosferica, anche in inverno». Una ventina le manifestazioni, dalle gare regionali alle competizioni europee, a cui partecipa. E poi la preparazione atletica in palestra due volte la settimana. E, ovviamente, la scuola (frequenta il secondo anno al liceo scientifico Frisi). «È il suo primo dovere, e Riccardo lo sa», precisa papà Umberto.
Sarah Valtolina
Sarah Valtolina