Monza – L’associazione “Avviso Pubblico” ha presentato a Roma, a palazzo Valentini, il secondo rapporto che analizza per intero il 2011 e fa focus sul 2012 sulle minacce mafiose nei confronti di amministratori locali e personale della pubblica amministrazione. Numeri che indicano un aumento di intimidazioni dal 2010 al 2011 in modo esponenziale, soprattutto nelle regioni del sud. Nel giro di 12 mesi si è passati infatti da 212 casi del 2010 ai 270 censiti nel 2011, con un +27%. Una media di 22 casi al mese, 5 alla settimana, 1 ogni 34 ore, in 14 regioni italiane. Nel 74% dei casi le minacce sono rivolte agli amministratori, nel 12% al personale della pubblica amministrazione, nel 14% a mezzi e strutture (37 casi). A guidare la classifica ci sono Calabria con 85 casi, Sicilia, con 67 casi, Campania con 25 casi. In questa classifica entra anche, per la prima volta, il Lazio, così come la Lombardia, con 7 casi, e le infiltrazioni mafiose hanno portato allo scioglimento di un comune. A livello provinciale Reggio Calabria, Agrigento e Napoli sono le realtà maggiormente colpite con rispettivamente 31, 23 e 18 casi. A Roma sono 6 i casi, pari al 2% del totale nazionale.
Minacce mafiose alle istituzioniLa prima volta della Lombardia
L'associazione "Avviso Pubblico" ha presentato a Roma, a palazzo Valentini, il secondo rapporto che analizza per intero il 2011 e fa focus sul 2012 sulle minacce mafiose nei confronti di amministratori locali. Per la prima volta, in classifica, c'è la Lombardia.