Mille esuberi in provincia di MonzaL’hi-tech cerca l’uscita dalla crisi

Documento della Fim Lombardia dove il settore conta quasi duemila persone a rischio, la metà delle quali lavora in aziende brianzole e multinazionali. «Necessario il rilancio dei poli tecnologici di Vimercate e Agrate»
Mille esuberi in provincia di MonzaL’hi-tech cerca l’uscita dalla crisi

Monza– Dei 1981 lavoratori a rischio nel settore hi-tech della Lombardia, più della metà – 1.006 per la precisione – sono nella provincia di Monza e Brianza.
Un dato, quello diffuso dalla Cisl, che da solo basta a fotografare una situazione che progressivamente si è fatta drammatica per moltissime famiglie. Sono 400 gli esuberi di Alcatel Lucent di Vimercate, altri 330 sono alla Bames e 120 alle Sem sempre di Vimercate, in 110 vedono a rischio il loro futuro alla Linkra di Agrate, Concorezzo e Cornate d’Adda; altri 46 sono attualmente occupati da Commscope Italy di Agrate.
Alcune proposte di lavoro sono state avanzate dalla Cisl in Regione Lombardia in occasione dell’incontro del 17 febbraio 2012 mentre il documento elaborato il 16 marzo 2012 che fotografa la realtà lombarda è stato inviato al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e agli assessori regionali Andrea Gibelli e Gianni Rossoni.
Il settore dell’hi-tech occupa in Lombardia 11.444 lavoratori. La Cisl suggerisce di uscire dalla crisi con una serie di interventi mirati. In cima alla lista c’è il rilancio dei poli tecnologici e dei distretti che comprendono anche Vimercate e Agrate Brianza; incrementare e dare certezza agli investimenti pubblici sulle infrastrutture tecnologiche; sostenere i progetti di investimento tecnologico delle imprese; aprire il confronto per evitare la delocalizzazione oltre a creare una sede permanente di confronto sull’hi-tech a livello regionale e nazionale.