Monza – Tutti sono usciti dall’ufficio intorno alle 17, perché sapevano dello sciopero nazionale del trasporto pubblico. Quello che non sapevano è che sarebbero stati risucchiati nel martedì nero della metropolitana milanese. Sono i brianzoli che hanno impiegato ore per tornare a casa, nonostante una tabella di marcia studiata nei particolari: poco dopo le 17.30, poco prima che ricominciasse lo sciopero, due treni sono rimasti bloccati sui binari sulla linea 1 tra le stazioni di Lima, Porta Venezia e Palestro. E a cascata i disagi hanno investito tutta la rete, fino a bloccare 30mila persone.
I disagi – «Sono uscita dall’ufficio alle 17.15 – ha scritto Flo Campanella sulla pagina facebook del Cittadino – San Babila-Lima in 30 minuti e poi dopo averci fatto scendere da due treni per guasto, problemi sulla linea, soccorso a passeggero che stava male (chissà perchè…), tenuti chiusi in carrozza per più di 15 minuti senza aria condizionata, ci hanno fatto abbandonare la stazione di Lima con il supporto della polizia. Per la prima volta ho visto i milanesi-pendolari indignati. Alla fine ho fatto footing fino in Centrale, ho preso un treno per Monza e poi quello per Lissone. Tempo perso? Due ore! Grazie Atm Milano».
Rabbia che si legge anche nel messaggio di Stefano Meroni, anche lui martedì sera diretto a Lissone: «Uscito dall’ufficio alle 17, arrivato a sesto alle 20.10, ora in viaggio sul treno per Lissone…. Terzo mondo!».
All’origine di tutti i guai qualcuno che nella corsa agli ultimi treni – forse per un malore – ha azionato un freno di emergenza. Fermando la circolazione e scatenando il panico di chi è rimasto chiuso nei vagoni e chi ha avuto paura di non riuscire a tornare a casa. Al centralino del 118 di Milano sono arrivate numerose chiamate dai cellulari dei passeggeri e oltre ai soccorritori si sono mobilitate le forze dell’ordine. Dopo un paio d’ore alla stazione di piazza Lima erano state visitate una quindicina di persone per malori causati dal panico.
L’Atm – «Nonostante gli annunci e le informazioni date anche in anticipo dagli operatori del settore di trasporto e dagli organi di stampa, si è verificato un problema di ordine pubblico, legato alla ripresa dello sciopero – ha spiegato l’azienda Atm in una nota diffusa per primo dal sito Youreporter – In particolare, su un convoglio che stava entrando alla stazione di Lima è stato azionato un dispositivo di allarme con richiesta di soccorso. Per questo motivo, il treno si è immediatamente fermato e, anzichè ripartire, è stato necessario richiedere assistenza. In questa situazione, a pochi minuti dalle 18, si è sollevata una forte agitazione dei passeggeri all’interno del treno. Un numero elevato di persone si è rifiutato di scendere, impedendo così la rimozione del treno. La centrale operativa Atm e il personale di assistenza sul posto hanno richiesto con la massima urgenza l’intervento della forza pubblica. Indicativamente alle 19.20, si è potuto lentamente riportare la linea verso la conclusione dell’operatività». Una «relazione accurata» è stata chiesta ad Atm dall’assessore Pierfrancesco Maran.