«Microfoni ko», salta il ConsiglioMa a Lissone c’è chi non ci crede

A Lissone il consiglio comunale salta per motivi tecnici, problemi a microfoni e all'impianto di registrazione, ma le opposizioni non ci credono a attaccano adducendo che i problemi (politici) li abbia la maggioranza, in particolare il Pd e il Listone.
«Microfoni ko», salta il ConsiglioMa a Lissone c’è chi non ci crede

Lissone – Salta la seduta di consiglio comunale. La causa? Problemi tecnici, ovvero due schede dell’impianto microfonico e di registrazione erano fuori uso. Venerdì 15 marzo, il consiglio comunale di Lissone non è riunito. Consiglieri ed assessori comunali sono stati informati, intorno alle 16.30, da un avviso in posta elettronica certificata (Pec) inviata dal sindaco Concetta Monguzzi.

Parte dell’opposizione consiliare ha però fatto serpeggiare il sarcasmo, adducendo presunti malumori in seno alla maggioranza di governo dopo le recenti esternazioni graffianti (ma minimizzati dal sindaco) tra Pd e Il Listone. “Non vorrei pensar male, ma l’imbarazzante silenzio dell’impianto microfonico del consiglio comunale non sarà mica arrivato nel momento giusto per coprire qualche mal di pancia magari più imbarazzante all’interno della maggioranza?” si chiede il capogruppo Pdl, Daniele Fossati.

Ma non solo, da parte di “Lissone in Movimento” è giunta una bacchettata. ” Un decreto legislativo del 2005 obbliga le amministrazioni pubbliche a dotarsi di piani di emergenza per inconvenienti come questi” riferiscono dal blog dalla lista civica. E’ pur vero che l’amministrazione Monguzzi è in carica dalla primavera 2012. Dalla maggioranza fanno quadrato: all’origine dalla seduta saltata venerdì scorso, solo un problema tecnico. Polemiche che, siamo certi, affioreranno giovedì, data della prossima convocazione consiliare.