Meda, oscenità sul balcone di casaCondannato anziano troppo arzillo

Meda – Si è spinto un po’ troppo oltre nello spettacolo osé che aveva messo in scena dal balcone di casa, tanto che gli è costata una denuncia per atti osceni in luogo pubblico sporta da una vicina che non ha apprezzato l’esibizione. Un pensionato di Meda, A.P., è stato così condannato a quattro mesi di reclusione dal giudice del Tribunale di Desio, Anna Letizia Brambilla, sentenza giunta a poco più di un anno dal giorno dell’episodio avvenuto nel febbraio del 2008. L’uomo, incensurato, non sconterà comunque la condanna dietro le sbarre dato che il giudice gli ha concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena, anche se dovrà risarcire le spese processuali.

Il fatto
– Era il 9 febbraio dell’anno scorso, un tranquillo pomeriggio invernale. La giovane donna di Meda che ha querelato l’esibizionista dirimpettaio di finestra, di certo non si aspettava di dover assistere ad uno show dall’alto contenuto erotico, e non se lo aspettava soprattutto da un uomo avanti con l’età. La medese si trovava nella propria casa ed era insieme ad un’amica che era andata a farle visita. Tra una chiacchierata e l’altra la donna aveva scostato la tenda della porta finestra che dava sul balcone dell’appartamento dell’anziano. Il pensionato si era avvicinato alla finestra del suo balcone con indosso soltanto un paio di mutande, aveva poi abbassato l’intimo mettendo in mostra i genitali. Non soddisfatto di quel mettersi in bella mostra aveva anche iniziato a toccarsi.

La denuncia
– Una scena che aveva lasciato letteralmente di stucco l’inquilina del palazzo di fronte che, non potendo fare altro per far smettere l’uomo dal suo solitario amplesso, lo ha denunciato. La stessa donna, E.O. di 33 anni, aveva immediatamente immaginato che quei gesti fossero rivolti direttamente a lei, poiché nessun altro avrebbe potuto scorgere nei dettagli l’inatteso spettacolo. Dalle motivazioni della sentenza, rilasciate dal giudice Brambilla, il comportamento del pensionato non poteva essere equivocato, considerata peraltro la stagione invernale per cui era inverosimile pensare che l’uomo si trovasse sul balcone di casa al solo fine di prendere una boccata d’aria.
Ivan Bavuso