Meda diventa la città dei muralesInaugurazione affidata ai bambini

Meda diventa la città dei muralesInaugurazione affidata ai bambini

Meda – Inaugurati i murales medesi: ora sono nelle mani dei bambini. In concomitanza con il ventesimo compleanno della dichiarazione dei diritti dell’infanzia, è stato tagliato il nastro del bellissimo murales di via Pietro Orsi che, finalmente, sostituisce le brutture scritte disegnate da chi, evidentemente, nella vita non ha molto di meglio da fare. Ora non ci sono più tags (così si chiamano in gergo questo tipo di graffiti) sporche, bensì un treno che viaggia parallelo a quello reale e altre carrozze sono in preparazione, grazie al lavoro e alle sapienti mani del maestro Carlo Spinelli. All’inaugurazione, erano presenti i bambini delle scuole materne locali e i ragazzi di terza E della scuola media Traversi, accompagnati dal sindaco dei ragazzi Davide Asnaghi. Assenti i rappresentanti della maggioranza, mentre l’amministrazione comunale senior è stata rappresentata da Wilma Galimberti e dall’esponente del Partito democratico Massimo Nava.

«Sono a dir poco commossa dall’attenzione che i ragazzi stanno riservando a questo momento – ha detto il presidente del consiglio -. Non voglio neanche immaginare quanto sarebbe utile e bello se anche in consiglio comunale ci fosse la stessa attenzione. Spero solo che questo momento possa aiutare i ragazzi a non smettere mai di sognare di avere un paese migliore, pieno di dipinti come questo, di giochi e di quanto serve per crescere». Diversi i murales disseminati per la città di Meda (e troppi sono coloro che si sono occupati di queste iniziative per citarli tutti): il campanile dietro l’oratorio, il murales di via Garibaldi sono solo due esempi, ma sembra che la città medese voglia fare collezione di questa tipologia d’arte e i lavori non si fermeranno qui, in un’ottica di lungo periodo davvero affascinante.

Veramente particolare l’aria che si respirava in stazione ieri mattina, quando la piccolissima Sabrina ha tagliato il taglio tricolore. L’idea – che, è bene ricordarlo, arriva dai circoli culturali medesi “XX settembre”, “Brianza Domani” e “San Francesco” – nasce dalla volontà di rendere più bella la città di Meda, a partire da quegli aspetti che stanno sotto la “giurisdizione” di tutti: si, perché non servono istituzioni o forze dell’ordine per avere muri puliti, ma solo tanta buona volontà e altrettanto rispetto. «Ora questi muri sono nelle vostre mani – ha detto la coordinatrice del circolo XX settembre, Rina Del Pero -. Questo muro diventa vostro e il vostro compito (riferendosi ai bambini nda) è quello di difenderlo da chi vorrà rovinarlo». Una lezione di senso civico per un futuro migliore.
Elena Sandrè