Monza – Scricchiola sempre di più la possibile alleanza tra Lega Nord e Pdl. DOpo la fumata nera dopo l’incontro nella casa milanese di Silvio Berlusconi (Roberto Maroni ha disertato l’incontro, mandando in sua vece Roberto Calderoli), il candidato governatore del Carroccio, domenica, è stato ancora più esplicito. “Mi sono candidato a governatore della Lombardia perchè ci credo davvero, a ‘Lombardia in testa’ e a ‘Prima il nord’. Roma viene dopo”. Maroni ha usato, come sempre più spesso gli accade, Twitter per tracciare la sua linea politica. A dirivedere ulteriormente il centrodestra è stato anche Roberto Formigoni, governatore uscente: “La Lega si conferma: nulla dà e tutto pretende. Viva Albertini Presidente!”. Anche lui usa Twitter per comunicare con il mondo esterno. E Salvini, braccio armato di Maroni in Lombardia, non le manda a dire: “La candidatura di Maroni ha un fondamento, che il 75% delle tasse pagate dai Lombardi rimanga in Lombardia. Questo significherebbe ogni anno 40 miliardi di euro in più, miliardi nostri peraltro, per le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri treni e i nostri ospedali. Questo per noi è un punto non negoziabile”. Lo afferma il segretario nazionale della Lega Nord-Lega Lombarda, Matteo Salvini. “Il Pdl non è in grado di mantenere questo impegno, perchè chi glielo va a spiegare al Sud – prosegue l’esponente del Carroccio -? Problemi loro. Se così fosse – conclude – auguri a loro e buon Lavoro a noi”.
Maroni tira dritto in LombardiaFormigoni spinge per Albertini
"Mi sono candidato a governatore della Lombardia perchè ci credo davvero, a 'Lombardia in testa' e a 'Prima il nord'. Roma viene dopo". Lo ha scritto Roberto Maroni su twitter, dopo la fumata nera arrivata dopo l'incontro a Milano con Silvio Berlusconi.