Marion Cotillardrecita per Dior

Non si può certo negare che una newsletter che dà del “lei” mette un po' a disagio. Abituati come si è alla confidenza di quelle adv che senza alcun ritegno intasano la posta elettronica senza alcuna traccia di cortesia. Ma Dior si distingue in tutto quello che fa.
Marion Cotillardrecita per Dior

Non si può certo negare che una newsletter che dà del “lei” mette un po’ a disagio. Abituati come si è alla confidenza di quelle adv che senza alcun ritegno intasano la posta elettronica senza alcuna traccia di cortesia, una pubblicità che con educazione chiede permesso tra le altre email salta sempre all’occhio.
Dior si distingue in tutto quello che fa. Pure le newsletter educate. È sempre un piacere avere a che fare con Dior, da qualunque lato la si guardi. Ma è andando ad aprire questa gentile email, che permette di accedere al sito ufficiale della maison francese, il quale anch’esso si rivolge all’utente dando del “lei”. Ed ecco che lì, si apre la pagina del link: una borsa che ha fatto la storia, la Lady Dior, e una delle attrici più affascinanti di Hollywood, Marion Cotillard.
Ed è come essere al cinema. sì, perché la diva francese (ma va?) è stata scelta da Dior per essere la musa del nuovo documentario sulla borsa più famosa del mondo. Anche perché ormai è dal 2009 che le due, la borsa e l’attrice, sono inseparabili: con all’attivo cinque spot pubblicitari (Lady Noire Affair, Lady Grey, Lady Blue, Lady Rouge, L.A Dy Dior) realizzati dai migliori registi, le due hanno ormai un buon rodaggio insieme. E questo è l’intento del documentario. Stringere il rapporto tra la maison e la sua musa, che andrà alla scoperta dei laboratori e dei luoghi simbolo della casa di moda.
Questo “film” è diviso in cinque parti e la prima è stata divulgata settimana scorsa, per l’esattezza mercoledì, quando è uscito il primo episodio della storia della Lady Dior. Il video ha come titolo “Fantasia” e vede la Cotillard in visita all’atélier Dior di Parigi, impegnata a parlare della realizzazione di un abito. Con quel suo gusto un po’ retrò, la cara Marion è stata una scelta molto azzeccata. È bellissima. E francese. E dicono anche che sia educata. Di sicuro dà del “lei”. Quando si dice, essere lo specchio dell’azienda.
Francesca Lanzani