Lissone – Erano fissati per oggi, alle 10.30, alla Parrocchia Santi Pietro e Paolo, i funerali di Leonardo Casiraghi, l’ottantenne scomparso lo scorso 26 luglio con la sua seicento azzurra e ritrovato, dopo tre giorni, sulla spiaggia libera dell’Idroscalo, stroncato da infarto fulminante. Dopo sei giorni di attesa per l’autopsia è arrivata l’autorizzazione alla sepoltura. Organizzati i funerali, la famiglia, ieri mezzogiorno, si è vista arrivare i carabinieri con l’ordine del prefetto di sospendere tutto: l’Asl di competenza aveva ricevuto i reperti dell’autopsia compilati in modo errato. E’ stato richiesto all’anatomopatologa che li ha redatti di firmare il verbale davanti ai dirigenti Asl, ma la dottoressa non è stata reperibile per tutta la giornata di venerdì. Immaginabili i disagi non solo per i parenti, ma anche per l’impresa di pompe funebri che ha dovuto affiggere per tutta la città l’avviso di rinvio del funerale. Ennesima coincidenza sfortunata nella vicenda di Casiraghi, che ancora non può essere affidato alla pace eterna.
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Manca una firma, salta il funeraleLissone, niente pace per Casiraghi
I funerali dovevano tenersi sabato mattina. Poi lo stop del prefetto: manca una firma sull'autopsia, bisogna bloccare la cerimonia funebre. Così per Leonardo Casiraghi, l'80enne ritrovato morto su una spiaggia all'Idroscalo, non c'è ancora pace.