Lissone, il consiglio comunaletrasloca davanti al municipio

La maggioranza revoca un consiglio comunale a poche ore dall'inizio, l'opposizione lo riconvoca subito sul piazzale del municipo. Giovedì sera, nella singolare seduta, approvata una mozione di sfiducia al sindaco Ambrogio Fossati.
Lissone, il consiglio comunaletrasloca davanti al municipio

Lissone – «Certa gente non si arrende, vuole combattere, il ventennio fascista di Lissone deve finire sennò non avremo futuro». E’ la chiosa del capogruppo di Pd-Vivere Lissone, Renzo Perego, alla seduta straordinaria di consiglio comunale convocata dalle opposizioni giovedì sera all’esterno del palazzo municipale, attorno all’obelisco del Comune. Una protesta eclatante e civile, diretta al sindaco Ambrogio Fossati, destinatario di una mozione di sfiducia votata all’unanimità per alzata di mano.

L’iniziativa è stata presa dopo aver ricevuto, via email o sms dal presidente del consiglio comunale Giorgio Mussi, la comunicazione che la seduta di consiglio convocata per la sera stessa era stata sospesa per mancanza di un numero consistente di consiglieri comunali. Per le minoranze, «un fatto gravissimo che non poteva passare nel silenzio».

E così motivano la seduta ”all’aperto”: «Visto l’inqualificabile comportamento della maggioranza, che calpesta ogni regola di democrazia e di correttezza istituzionale sconvocando un consiglio regolarmente previsto solo perché non ha le delibere urgenti dei costruttori da approvare, noi componenti delle minoranze convochiamo un consiglio comunale urgente e straordinario all’aperto».

Ordine del giorno: lo stato dell’amministrazione di Lissone. Attrezzati con alcune sedie, la seduta si è svolta di fronte ad una quarantina di cittadini. A dirigere i lavori il vicepresidente del consiglio comunale Renzo Perego. Esecuzione dell’Inno d’Italia (ripetuta anche alla fine) e seduta apertasi con la commemorazione per la scomparsa di monsignor Luigi Allievi. Poi il fuoco di accuse. «Dove vuole andare Lissone? E’ il momento che i lissonesi entrino nelle questioni, è ora di svegliarsi e io sono disposto a fare un passo indietro, ma dico ai cittadini di impegnarsi per la città» ha affermato Ruggero Sala.

«Ho ricevuto una mail del presidente del consiglio oggi alle 12 per l’annullamento della seduta di stasera- ha aggiunto Marino Nava- scarne righe che fanno allontanare la gente dalla politica». «Proviamo uno scoramento nei confronti dell’istituzione consiglio comunale- ha precisato Roberto Galbiati- non si parla di indirizzi in consiglio comunale, la città ha bisogno di un altro livello di politica, c’è assoluto immobilismo».
Elisabetta Pioltelli