La Val Vertova è uno degli angoli più suggestivi della media Valle Seriana: Si insinua tortuosamente incassata per 12 km, tra il monte Cavlera ed il Monte Cedrina sino nel cuore del Massiccio del Monte Alben.
Presenta aspetti naturalistici e paesaggistici di notevole rilevanza: specie animali e vegetali endemiche, la cui presenza è stata segnalata esclusivamente in questo territorio; numerose sorgenti, cascate spettacolari, forre e marmitte dei giganti modellate nei secoli dalla forza delle acque; aspre ed inaccessibili creste rocciose e dolci pendii coperti da boschi, prati, pascoli, costellati da insediamenti rurali caratteristici.
Interessante anche l’aspetto geologico della valle: le sue rocce si sono formate circa 200 milioni di anni fa in un ambiente tropicale e con mari calmi e bassi, dove si sono sviluppate piattaforme e scogliere coralline che con il tempo si sono trasformate in rocce color rosa o grigio chiaro, la Dolomia Principale, che costituiscono le cime più alte (M.te Alben).
Varia anche la vegetazione che alterna boschi di carpino a boschi misti di frassino e acero, mentre alle quote più elevate dominano i boschi di faggio. Grazie all’abbondanza di acqua e l’elevata umidità vi si può trovare un lussureggiante sottobosco e non mancano i muschi sui massi affioranti.
Per raggiungere la nostra meta, da Bergamo si imbocca la strada per la Val Seriana fino a Vertova, dove, dalla Piazza V. Veneto, si prende la strada per la Val Vertova. Questa segue il torrente per circa tre chilometri fino a raggiungere il ristoro GAV, dove c’è la possibilità di parcheggio. Da qui, superando una sbarra metallica, ci si immette su una comoda mulattiera (segnavia CAI 527) che prosegue costeggiando il torrente.
L’ambiente è fresco e si cammina accompagnati dal rumore dell’acqua e incontrando angoli stupendi con pozze limpidissime e cascatelle che invogliano a fermarsi a godere della frescura e magari a bagnarsi nel torrente. L’ambiente circostante è suggestivo: una stretta valle che in alcuni punti ricorda un canyon, con vegetazione lussureggiante.
La strada prosegue in piano con brevissimi tratti in salita per superare i salti del torrente, fino a giungere ad un punto in cui il percorso è interrotto da un cancello che protegge le prese dell’acquedotto. A questo punto siamo al termine dell’escursione e possiamo con tutta calma ripercorrere la mulattiera fino a tornare al punto di partenza.
Il consiglio per questa passeggiata è di prendersi tutti i tempi necessari per poter godere di ogni scorcio della valle, scoprire le pozze d’acqua e le cascatelle, la varietà della vegetazione e cercare di avvistare qualche salamandra o il merlo acquaiolo.