Latitante arrestato in Pugliasotto il falso nome di un caratese

Il pugliese latitante viveva sotto la falsa identità di un caratese, Andreino Dell'Orto. I poliziotti di Ostuni lo hanno arrestato a Selva di Fasano. Si indaga per capire se si tratta di una carta d'identità falsa, oppure è stata rubata.
Latitante arrestato in Pugliasotto il falso nome di un caratese

Carate Brianza – Quante possibilità ci sono che un pugliese si chiami Dell’Orto? Una e si tratta di un latitante. É il risvolto di un’indagine condotta dal commissariato di polizia di Ostuni a Selva di Fasano, una splendida località dove ci si possono ammirare i meravigliosi trulli. É qui che sino a inizio settimana si nascondeva Domenico Gentile, 51 anni, originario di Cisternino, circondato da un lusso sfrenato di una splendida villa vista mare. La Corte di Cassazione l’ha condannato a sette anni di reclusione per il reato di estorsioni continuate, ai danni di alcuni imprenditori e commercianti di Cisterino tra il 2001 e il 2006, ma Gentile non ha mai passato nemmeno un giorno dietro le sbarre, perché qualcuno l’ha nascosto agli occhi della giustizia.

I poliziotti però non hanno mai gettato la spugna e in settimana sono arrivati a lui, scoprendo che per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine, si era appropriato di un’altra identità quella di Andreino Dell’Orto residente a Carate Brianza. Gli agenti hanno trovato la prova durante la perquisizione a Selva di Fasano e ora stanno cercando di capire se si tratti di una carta d’identità totalmente falsa, oppure sia stata rubata e Gentile abbia semplicemente appiccicato la sua foto sopra il documento, appropriandosi di nome e cognome dell’ignaro caratese. Abbiamo cercato di capire se Andreino Dell’Orto esista realmente e se viva ancora in città. Abbiamo telefonato a tutti gli omonimi registrati sull’elenco del telefono, ma di lui non c’è traccia. Non ci sono invece dubbi sul finale che aspetta Domenico Gentile.

Il latitante è stato naturalmente tratto in arresto. Durante la perquisizione nella maxivilla hollywoodiana in cui viveva, i cinquanta poliziotti intervenuti nel blitz hanno sequestrato una pistola Beretta calibro 6.35 munita di 44 cartucce, che Gentile nascondeva sotto le lenzuola per ogni evenienza, altre cartucce a pallettoni e a palla singola e altro materiale che sarà particolarmente utile alle indagini. L’inchiesta però non finisce qui.
Gli agenti non solo cercheranno di scoprire se dietro la carta d’identità del caratese ci sia un traffico di documenti contraffatti o rubati, ma soprattutto si sta cercando di capire la posizione del proprietario dell’abitazione. Si tratta di un fasanese residente al nord, che nei prossimi giorni sarà chiamato al commissariato di Ostuni per l’interrogatorio e dovrà rispondere del favoreggiamento allo stato di latitanza di Gentile.
Cristina Marzorati