Metti una serata con gli amici. Metti che tra loro ci sia una giornalista, autrice di una rubrica di moda, ma che di moda non ne sa quanto dovrebbe. Metti che lei butti l’occhio sulle unghie di chi le sta accanto. E le si apre davanti un mondo meraviglioso, che Narnia a confronto non è nulla. «Ma dove hai vissuto fin adesso?».
Ovviamente, tutto merito di Kiko Cosmetics. E di smalti che hanno il potere di rivoluzionare una vita. Il primo è il Magnetic Nail Lacquer. Il colore è mescolato a particelle metalliche che reagiscono con l’apposito magnete, dato in dotazione. L’operazione non è difficile, ma richiede pazienza e precisione. Basta stendere un sottile strato di smalto: ben otto colori tra i quali scegliere (per fare tutti contenti).
Avvicinare la calamita: per un effetto più preciso bisognerebbe tenere il magnete appoggiandone un lato sul dito e nella zona sottostante l’unghia e attendere almeno 7 secondi prima di allontanarlo (se tutti hanno la stessa mano ferma della giornalista sopra citata,questo potrebbe essere il passaggio più ostico). Restare a guardare come sulle unghie si vanno a disegnare linee da direzionare a piacere con il semplice movimento del magnete (per il dritto, per lo storto o sia uno che l’altro per l’”effetto a maglia”).
Da non credere. I più fashion addicted consigliano di stendere una base di colore scuro per esaltare l’effetto di nail art. La seconda meraviglia, sempre targata Kiko, è il Rock Top Nail Lacquer. Una linea di smalti top coat (in italiano banalmente “da mettere sopra”) ad effetto craquelé, cracking, crakle, come più piace dire: su una base di smalto colorato, una volta steso il Rock Top, compariranno delle piccole crepe decorative che svelano la tonalità sottostante.Effetto marmorizzato.
Sedici colori da abbinare ad altri 150 (cioè qualunque smalto Kiko) per i risultati più bizzarri che si possano immaginare. Quest’effetto “graffiato” si ottiene in un modo ancora più semplice del precedente. Niente calamite, niente posizioni strane: una volta steso il colore, le sostanze volatili contenute in esso, asciugandosi, creano sottili crepe sulla superficie dello smalto. Et voilà. Alla propria discrezione la grandezza delle crepe: tanto smalto, crepe sottili; poco smalto, crepe più grandi. Quando sono i dettagli a fare la differenza.
Francesca Lanzani