L’adolescenza nel cane: come riconoscerla e cosa fare

Comportamenti insoliti all’improvviso: anche i cani vivono la loro adolescenza. Risponde la dottoressa Anna Randazzese, Istruttrice Cinofila.
Cani  rubrica a Sei zampe - foto Pixabay.com
Cani rubrica a Sei zampe – foto Pixabay.com


Buongiorno, ho un cane che ha un anno, è un incrocio labrador e pastore tedesco. Quando era cucciolo era un birbante, ma poi col tempo è migliorato e ha imparato un sacco di cose, dal non sporcare in casa ad andare al guinzaglio, a non rubare le cose in giro per casa etc. Da qualche settimana però ha tirato fuori comportamenti spiacevoli, come abbaiarci, mordere (non forte, ma è comunque spiacevole!), se alzo la voce mi abbaia, non capisco cosa stia succedendo. Angelica

Buonasera, nei cani, come per gli umani, dopo la prima fase di vita, in cui il cucciolo apprende le prime cose della vita, dalla regolazione fisiologica, alle regole di casa; si stabilisce anche una relazione con gli umani di riferimento; poi, tra i 6 e i 10 mesi, a seconda della taglia (i cani di taglia grande maturano più tardi) entrano in adolescenza. Questa fase dura molto, fino ai 18 mesi quando si è fortunati, ma anche fino ai 3 anni. In questa fase il cane può riproporre comportamenti apparentemente “risolti” come le eliminazioni inappropriate (urina e feci in casa, sul divano etc) o la distruzione di oggetti; frequentemente poi mettono in atto comportamenti “nuovi”, mai mostrati prima, come appunto abbai di richiamo, ribellioni davanti alla negazione di qualcosa, come se si dimostrassero prepotenti nel richiedere qualcosa. Spesso non accettano gli “stop”, ad esempio quando si cerca di interrompere un comportamento sgradito (come morsicare le caviglie o i mobili). Il cane a questo punto è più grande, i denti più grossi e la potenza mascellare più importante, quindi questo rende il cane di difficile gestione.

Il cane, come le persone, si rende conto di essere più grande e cerca di capire fino a dove può arrivare, quali sono i limiti adesso che può testarli. Anche la relazione con le persone di riferimento sono messe alla prova, come negli adolescenti umani, rendersi insopportabile, inconsciamente, è una verifica per vedere se, nonostante questo, sarete comunque “le sue persone”, e la relazione resterà solida.

Qualche volta si confonde questo atteggiamento con la dominanza, credendo che il cane stia cercando una scalata gerarchica per sovrastarvi e prendere il potere in cima alla piramide sociale. Questo non è corretto: tutti i cani vivono l’adolescenza che può risultare diversa per ogni soggetto.

Nei maschi e nelle femmine si vede, in generale, una maggiore complicazione nella gestione dei maschi. In entrambi i casi gli ormoni giocano un ruolo cruciale: il subbuglio che la maturazione biochimica porta è grande, l’individuo cerca di capire il suo ruolo e il suo posto nel mondo, in relazione ai suoi simili e anche rispetto agli umani.

Nella relazione con i conspecifici spesso i maschi si misurano, si confrontano, cercando di mettersi alla prova per capire la loro forza, non mostrano più la paura che avevano da cuccioli. E’ del tutto normale e inevitabile. Nelle femmine questo atteggiamento è meno evidente, di solito, ma non in assoluto impossibile da osservare. Alcune femmine vicino al periodo del calore possono anzi diventare estremamente competitive con le altre femmine. Nei maschi, naturalmente, l’attrazione verso il gentil sesso diventa irresistibile, specialmente se nei paraggi c’è una femmina in calore, questo potrebbe portare il maschio adolescente, che fino a qualche settimana prima era un cucciolotto sempre vicino alle nostre gambe, ad allontanarsi anche parecchio da noi per seguire l’odore. Aumentando la propria consapevolezza (spesso anche oltre la ragionevolezza), il cane aumenta la sua capacità di indipendenza da noi, proprio come i ragazzi non vogliono più stare sempre insieme a mamma e papà.

In questo delicato periodo, soprattutto se ci sentiamo in difficoltà nella gestione quotidiana, è raccomandabile farsi aiutare da un professionista che ci guidi per indirizzare il cane verso la strada giusta, creando situazioni ed esperienze che possano aiutarlo a crescere nel verso giusto; il rischio, infatti, è che esperienze traumatiche in questa fase possano indirizzare il cane verso la strada sbagliata. Qualche volta capita che un cane adolescente abbia uno scontro con un cane adulto che non sappia dosarsi, finendo per farsi male entrambi e segnare così il giovane cane che, in situazioni analoghe, in futuro, potrebbe decidere di attaccare violentemente per evitare di essere nuovamente ferito. Anche noi umani, nel provare a “correggere” il cane possiamo fare degli errori che ci costerebbero l’equilibrio del cane stesso da adulto.

Un altro errore frequente è pensare che la castrazione/sterilizzazione sia la panacea di tutti i mali, quindi vi si ricorre pensando che “poi il cane si calma”, ma questo è spesso sbagliato, perché anzi, la maturazione psichica arriva anche grazie agli ormoni, che completano, a livello biochimico, la maturazione anche cerebrale. Quello che spesso accade infatti è che il cane castrato/sterilizzato resta a uno stadio di maturazione infantile, senza mai raggiungere a livello psichico l’età adulta. Non c’è in merito una regola che valga per tutti, il consiglio anche qui è di farsi aiutare, magari da un veterinario esperto in comportamento, a valutare questa opzione per il singolo individuo: in alcuni casi può essere un’opzione, in altri i contro sarebbero peggio dei pro.

Insomma, l’adolescenza è sicuramente un periodo complicato, che va saputo gestire per guidare il cane affinché diventi un adulto competente ed equilibrato; ma è una fase che va attraversata, non ci si può sottrarre. Questo è molto importante da tenere presente quando decidiamo di prendere un cucciolo, perché molto spesso si commette l’errore di credere che passati i primi mesi in cui con pazienza e amore ci dedichiamo alla sua educazione, poi sarà tutto in discesa. Quando non si è consapevoli dell’arrivo dell’adolescenza diventa davvero frustrante ritrovarsi un cane che combina guai e ci mette alla prova per un periodo anche lungo, se non eravamo preparati.

Spesso è proprio in questa fase che i cani vengono abbandonati o portati in canile, probabilmente da ignari proprietari che hanno pensato di avere passato la parte peggiore quando il cane ha smesso di sporcare in casa e masticare le gambe del tavolo. A mio avviso l’adolescenza è invece la fase più difficile, proprio perché si è già stanchi, l’euforia dell’arrivo del cucciolo e i buoni propositi si sono affievoliti e la pazienza è esaurita.


Anna Randazzese *


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Laureata in psicologia e Istruttrice Cinofila, lavora sul territorio di Monza e Brianza con attività individuali e collettive, proponendo percorsi di educazione e riabilitazione comportamentale a tutti i tipi di cani, dai cuccioli appena arrivati a casa a cani adulti con problematiche comportamentali anche complesse. Potete visitare il sito web

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