La Guardia di Finanza sequestrasette milioni di gratta e vinci

La Guardia di Finanza sequestrasette milioni di gratta e vinci

Seregno – Le vincite promesse ammontavano fino a 50 mila euro, ma in realtà nessuno ha mai intascato più di 2 euro. Gratta e vinci taroccati, venduti in bar, tabaccherie, edicole e supermercati di tutta Italia e soprattutto in Brianza, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Seregno, che ha sequestrato ben sette milioni e mezzo di tagliandi, per un valore di oltre 12 milioni di euro. Dieci persone sono state denunciate per truffa ai danni dello stato e frode in commercio.

Una cinquantina le società coinvolte nell’organizzazione e segnalate. Le prime finite sotto i rifilettori hanno sede a Giussano e Verano. Proprio da qui era partita l’idea della truffa. L’operazione delle Fiamme Gialle è scattata tre anni fa. I truffatori garantivano ai commercianti (che non sapevano niente della truffa) agevolazioni e percentuali di guadagno sulla vendita tre volte superiori al normale. I una occasione un finanziere ha chiamato il numero verde segnalato sui gratta e vinci e ha comunicato di aver vinto 500 euro: una voce sorpresa non ha saputo dare risposte concrete su come ritirare la vincita.

I tagliandi erano registrati al ministero delle attività produttive, ma come appartenenti alla categoria dei concorsi a premio, abbinati alla vendita di altri prodotti e non alle lotterie istantanee. Apparentemente, quindi, tutto era in regola. Ma non si trattava della stessa cosa. Il giro di affari stimato è di 231 milioni di euro. I danni per lo Stato sono di 53 milioni di euro, per il mancato incasso dei diritti erariali. Per evitare di essere raggirati occorre controllare che sulle schede ci siano i loghi distintivi, quello del “Gratta e vinci” e sul retro dello “Aams” cioè amministrazione autonoma monopolio stato.
Paola Farina