La giunta di Arcore perde pezziUn assessore se ne va e accusa

Non è bastata la tegola Doneda, sulla giunta di centrosinistra di Arcore si abbatte ora la crisi politica: l'assessore alla cultura Raffaele Mantegazza lascia l'incarico con una dura lettera di accusa nei confronti del sindaco Rosalba Colombo.
La giunta di Arcore perde pezziUn assessore se ne va e accusa

Arcore – Sarà un settembre buio e tempestoso per la giunta di Arcore? Non è bastata la tegola pesantissima del caso Doneda, ovvero il via libera del Tar all’impianto di betonaggio che aveva ampiamente condizionato le elezioni di due anni fa, cavallo di battaglia del centrosinistra che ora si ritrova il progetto di nuovo realizzabile per un errore degli avvocati del Comune.
Ci si mettono anche le fratture interne, con le dimissioni dure dell’assessore alal cultura Raffaele Mantegazza. «Con la presente informo di avere restituito in data odierna tutte le mie deleghe al sindaco Rosalba Colombo. Il rapporti con il sindaco, già tesi e difficoltosi, hanno raggiunto negli ultimi tempi un livello tale di incomunicabilità da non permettermi di svolgere serenamente i compiti che il ruolo di assessore prevede. Il Sindaco stesso ha peraltro affermato ieri, durante una riunione con gli altri assessori, di non avere più fiducia in me e alla mia domanda sul motivo per cui non mi ritirasse le deleghe mi ha risposto che anche gli assessori possono comunque dimettersi. Nella stessa occasione il sindaco ha messo in dubbio il rapporto di lealtà e di trasparenza che mi ha sempre legato alla sua persona e al suo ruolo, che ho sempre sostenuto e appoggiato anche nei momenti più critici». E dire che all’indomani della vittoria delel elezioni la figura di Mantegazza era stata presentata come tra quelle di rilievo per il valore della coalizione.
«Queste affermazioni manifestano la fine del rapporto di fiducia che deve legare un sindaco a un suo assessore. Inoltre, in una giunta, fatto salvo il diritto/dovere del sindaco di prendere le proprie decisioni autonomamente, occorre che gli assessori siano informati e coinvolti puntualmente nella gestione ordinaria e soprattutto nelle situazioni critiche o comunque rilevanti, in modo da poter essere di supporto nell’azione amministrativa; inoltre occorre che le competenze dei singoli assessori, ciascuno nel proprio settore, siano tenute in conto e valorizzate anche quando sono divergenti dalle opinioni del sindaco, il quale, se ha ovviamente l’ultima parola su ogni argomento, dovrebbe essere perlomeno indotto al dubbio quando un suo assessore manifesta, con tanto di dati alla mano, una differente opinione: tutto questo non è purtroppo accaduto, soprattutto negli ultimi mesi, e costituisce il motivo della mia scelta, al di là di qualsiasi evento contingente che semmai può essere considerato come la classica “ultima goccia” ma che da solo non avrebbe portato a questa decisione».
Su quale sia la goccia per ora Mantegazza tace.