La Ghignata, festival del fumettodi respiro internazionale

Muggiò – Da Nord-Am-City, megalopoli dell’anno 4000 d.C. estesa su tutto il territorio un tempo chiamato Stati Uniti d’America, dove le macchine impadronendosi delle fonti energetiche hanno soggiogato l’uomo, fino ai cacciatori di tesori subacquei di Jack Davis e Sergio Aragones che scoprono bidoni di scorie radioattive in fondo al mare. È l’energia il tema della quindicesima edizione de «La Ghignata», che si svelerà al pubblico a partire dalle 10.30 di questa mattina, nella sala Pasolini di Villa Casati a Muggiò, prima di trasferirsi il 10 ottobre nella Galleria civica di via Camperio a Monza. Una materia che da più di un secolo appassiona e divide, e che la Ghignata vuole raccontare attraverso la sua parabola nel mondo del fumetto, con la sezione ad hoc «Il Fumetto illuminato», il cui pezzo pregiato sarà una pubblicazione inedita di «Martin Mystère», dell’autore Alfredo Castelli, alle prese con una storia incentrata sull’importanza di un comportamento responsabile nell’uso dell’energia.

Energia – «Il fumetto – ha spiegato il presidente della Fondazione Franco Fossati, Luigi Bona – è un medium, attraverso il quale è possibile trattare qualsiasi tema. Quello dell’energia è sentito come centrale da almeno un secolo: alla fine dell’Ottocento la luce, il calore e la spinta motrice sono forniti da elementi naturali, ma la scoperta dell’elettricità e delle sue applicazioni, soprattutto la lampadina, aprono la strada sia a nuove reali applicazioni tecniche sia a ipotesi fantastiche». Fino all’impatto, avvenuto in modo traumatico con la bomba di Hirishima, con l’energia atomica. «Dopo gli Zeppelin e i transatlantici che riducono le distanze del mondo – prosegue Bona – gli aeroplani sempre più grandi e potenti per esigenze belliche, arriva il mito assoluto: l’energia atomica. La bomba però cambia il punto di vista e, subito dopo, viene compiuto un grande sforzo comunicativo per convincere il mondo che esiste anche un ’atomo amico’ che magicamente risolverebbe tutte le richieste energetiche». Una storia che si legge dagli anni Sessanta in avanti, dalle avventure di «Atomino». Ai giorni nostri, invece, Topolino, Paperino, Martin Mystère invitano ad altro. «Il fumetto ha sempre visto più in là della realtà – conclude Bona – ha contribuito a creare un immaginario collettivo e a dare stimoli alla ricerca. Ed è anche stato tra i primi a mettere in guardia da un uso dissennato dell’energia, dipingendo scenari disastrosi».

Riva – A Muggiò saranno in mostra anche quaranta vignette che Liviano Riva, un tratto tra Vauro e Giannelli, ha realizzato per il nostro giornale: «Leggo ’il Cittadino’ fin da bambino – ha detto l’umorista – perciò per me si tratta di una soddisfazione enorme. Alle 18.30 di ogni martedì arriva il tema, e io mi metto a fare qualche scarabocchio con il pennarello indelebile finchè non arriva l’ispirazione; a volte mi tocca fare le ore piccole. Una vignetta, che mi piace particolarmente, realizzata all’indomani delle elezioni 2009, è arrivata dopo mezzanotte: Monza s’è destra».
Luca Scarpetta