Monza – Duecentomila italiani a letto con l’influenza nella prima settimana di gennaio. E il picco dell’epidemia sta arrivando. La settimana scorsa infatti si è registrato un aumento significativo, con stime che indicano circa 350mila persone colpite. Ma la situazione che sta vivendo l’Italia, e più in generale l’Europa, non è paragonabile a quanto accade negli Stati Uniti dove l’epidemia ha messo in ginocchio ben 44 Stati costringendo ad allestire tendopoli fuori dagli ospedali per la mancanza di posti letto.
E la sindrome da influenza colpisce anche le imprese. Uno studio della camera di commercio di Monza e Brianza stima in 136 milioni di euro il costo del lavoro perso per malattia da metà ottobre ai primi dieci giorni di gennaio. Quasi un milione e trecentomila giorni persi in malattia, tra imprenditori e lavoratori, per una media di tre giorni di convalescenza a testa ed esclude il costo del week end.
Per l’area della Brianza il dato è di 2.5 milioni di euro (21mila giorni di malattia), Milano ha un costo di 9 milioni di euro (80 mila giorni di malattia). Tra le province più colpite c’è Roma con 10,9 milioni e 95 mila giorni persi. Seguono Torino (5,8 milioni di euro per 53 mila giorni), Napoli (4,2 milioni di euro) e Brescia (3,4 milioni di euro). E poi Bergamo, Bologna, Firenze, Varese e Verona che superano tutte i 2 milioni di euro di costi.
Settimana per settimana in Italia. Il maggior numero di occupati (oltre 102 mila) si è ammalato durante la seconda settimana di gennaio 2013, quasi il 40% in più rispetto alla settimana precedente.