In crescita gli agriturismi,grande spinta del marketing

Monza – Villa reale, parchi, agriturismi, alberghi e ristoranti. La recettività in Brianza, soprattutto quella immersa nel verde, è tale da consentire di trascorrere delle vacanze riposanti anche entro i confini della provincia a costi decisamente contenuti e soprattutto piacevolmente. Il capitolo turismo del nuovo capoluogo è, così, tutto da sviluppare. Alberghi a parte, che al momento aprono i loro spazi prevalentemente a manager in visita alle diverse aziende del territorio (mercato che peraltro sta conoscendo quest’anno una drastica contrazione a causa della crisi) o in occasione del Gran Premio di Formula 1, è il turismo verde a ossigenare il comparto. Sono infatti in crescita gli agriturismi nella verde Brianza, poco fuori le città. Fattorie riconvertite, aziende agricole che si sono organizzate per ricevere famiglie per un pomeriggio nella natura, a contatto con le piante e gli animali, ma soprattutto con la buona cucina, che riscopre i sapori genuini di ortaggi e carni a disposizione a pochi metri di distanza dai tavoli. Secondo la ricerca Excelsior per il 2009 l’aspettativa di assunzioni non stagionali per il comparto è positiva con 610 unità, contro le 460 previste nel 2008, principalmente nei servizi alla ristorazione. Per la metà si profilerebbe un contratto a tempo indeterminato. Solo nel 2004 il saldo previsto tra entrate e uscite nel settore era di una sola unità. Cresce in prospettiva anche la richiesta di profili in uscita dai percorsi formativi che siano in grado di operare e gestire la struttura: nel caso degli agriturismi si tratta di ‘piccoli’ manager che devono saper affrontare più problematiche trasversali: l’agriturismo è prima di tutto un’azienda agricola e poi anche una struttura recettiva. Di fondamentale importanza resta il marketing che i giovani operatori provenienti da istituti per il turismo o dall’università devono gestire soprattutto grazie ai nuovi media.