Il Veliero, il compleanno in scena”Il matricomio” a teatro a Monza

Tutti a bordo del Veliero per far festa ai suoi quindici anni, pronti a salpare per nuove rotte. Sabato, 12 gennaio, al San Carlo di Monza la compagnia dell'associazione torna in scena con ''Il matricomio''. E chiuso il sipario, presenterà il progetto ''Palcoscenico sociale''.
Il Veliero, il compleanno in scena”Il matricomio” a teatro a Monza

Monza – Tutti a bordo del Veliero, per far festa ai suoi quindici anni, pronti a salpare per nuove rotte. Sabato, 12 gennaio, al San Carlo di via Volturno l’associazione nata nel 2003, ma che ha cominciato a fare teatro già cinque anni prima, torna in scena con “Il matricomio”; chiuso il sipario, presenterà il progetto “Palcoscenico sociale”, sostenuto dalla Provincia e rivolto ai ragazzi delle scuole superiori. Lo spettacolo, prima di tutto. “Il matricomino” ha debuttato nel 2009; per la replica di sabato una novità: la collaborazione con Alfredo Colina, direttore artistico della Scuola delle arti del Binario7 e l’attrice e insegnante di recitazione Barbara Bertato. È uno dei tre allestimenti del Veliero, tre gruppi da una quindicina di persone impegnati in tre lavori diversi. «“Il matricomio” – spiega Enrico Roveris che con Daniela Longoni cura il progetto e la messinscena – racconta che cos’è il matrimonio per i nostri ragazzi, è una riflessione sull’amore. La drammaturgia è costruita su momenti di improvvisazione, è un montaggio di diversi monologhi, alcuni dei quali scritti proprio dai ragazzi». Sul palco ci saranno Valentina Aliprandi, Mara Battaini, Riccardo Balestrieri, Sebastian Bossone, Alessio Daelli, Jasmine Freire, Eleonora Mangialardo, Nicolas Montemagno, Annarosaria Ornaghi, Fausto Squilloni, Simone Tonelli. Si comincia alle 21, sul palco del San Carlo. Sabato sera, la festa è per i dieci anni di associazione e quindici di presenza sul palcoscenico. Il Veliero ha preso il largo infatti nel 2003 per volontà di un gruppo di genitori di giovani diversamenti abili intenzionati a promuovere e sostenere l’attività teatrale. «Un grazie speciale – continua Enrico Roveris – va al presidente Mario Battaini: l’associazione è cresciuta molto». La storia del laboratorio drammaturgico comincia invece nel 1998. «Al centro Aias l’associazione italiana assistenza spastici, dove all’epoca si decise di attivare un percorso di attività espressiva. Il teatro era una vera e propria terapia nel percorso di cura», spiega il regista. Sono quindici anni di diversi spettacoli e un successo crescente, per Il Veliero. “Il matricomio” è stato segnalato al Festival di Rovigo del 2011 e ha rappresentato la Lombardia al Festival di Trani, due dei maggiori concorsi nazionali nel campo del teatro per la disabilità. Anche “Guarda l’altro” ha riscosso un consenso tale che le repliche sono continuamente richieste; è frutto di un laboratorio avviato due anni fa in collaborazione con la Provincia, che ha coinvolto studenti delle superiori. Da questa esperienza nasce “Palcoscenico sociale: nuovi maestri per l’integrazione”, sempre sostenuto da Monza e Brianza. «I nostri ragazzi diventeranno conduttori di un’attività teatrale e insegneranno le regole di base per stare in scena – dice Enrico Roveris – gli incontri saranno ospitati dalla Scuola delle arti del Binario7. L’intento è sia di avvicinare al teatro, sia di conoscere la disabilità in modo relazionale, non considerandola una malattia o una condizione triste, ma una risorsa».
Letizia Rossi