Seregno – Se qualcuno pensa che il calcio sia bello anche per la sua capacità di essere crudele, non lo dica oggi ai tifosi del Seregno. Troppo grande è infatti l’amarezza in casa azzurra per l’eliminazione dai playoff rimediata ad Aosta per mano del Saint Christophe, solo lontano parente della formazione che in campionato aveva sconfitto per due volte i brianzoli, non lasciando loro in pratica nemmeno lo straccio di un’occasione da rete.
Nella semifinale secca della prima fase della post season, gli uomini di Marco Grossi sono stati protagonisti di una prestazione eccellente, avendo gli unici torti di non concretizzare una superiorità evidente e di farsi acciuffare a 15” dallo scadere del secondo tempo supplementare da Matteo Pasteris, lesto nell’insaccare a seguito di un pasticcio di Marco Sportiello: gli ospiti, in vantaggio da appena 2′ grazie a Manuel Bonacina, smarcato davanti alla porta da un’invenzione di Sanel Sehic, sono stati così messi in ginocchio dalla peggior posizione nella stagione regolare ed il pass per la finale di domenica prossima contro l’Aquanera lo hanno staccato i valligiani.
«I ragazzi possono andare a testa alta – ha commentato al termine, affranto, il direttore generale Eros Pogliani -. Hanno dominato per largi tratti il match e non avrebbero meritato di uscire». Da notare è che sull’esito dell’incontro ha pesato non poco anche la direzione dell’arbitro Daniele Rasia di Bassano del Grappa, il cui metro di giudizio è sembrato decisamente casalingo. In particolare, Daniele Grassi e compagni possono rammaricarsi per la mancata seconda ammonizione al 24′ della ripresa di Marco Pierobon, reo di un placcaggio rugbystico sulla linea mediana, e per l’affrettata espulsione un sospiro più tardi di Luca Di Lauri, punito sulla sua trequarti difensiva con il secondo cartellino giallo per simulazione dopo un’entrataccia ai suoi danni di Filippo Scala, che dalla tribuna era parsa chiaramente fallosa.
Come dire che, anziché trovarsi in superiorità numerica, in un amen i seregnesi sono stati ridotti con un uomo in meno: non proprio la stessa cosa, insomma? Adesso, quando il tempo avrà mitigato il dispiacere per l’eliminazione, l’attenzione di tutti si sposterà sul mercato, che potrebbe rinnovare e ringiovanire di molto l’organico. La sola certezza al momento è che Mauro Sebastian Nannini è stato sottoposto a metà della scorsa settimana in Argentina ad un’operazione al ginocchio malconcio, che gli ha impedito di scendere in campo da gennaio in avanti. Se la convalescenza andrà per il meglio, il Pampa potrebbe essere di nuovo al suo posto tra qualche mese.
P.Col.
Saint Christophe – Seregno 1 – 1 d.t.s.
Marcatori: 13′ s.t.s Bonacina (Se), 15′ Pasteris (Sa).
Saint Christophe: Pomat; Zazza, Challancin (1’s.t.s. Lorusso), Comotto, Scala; Proietti, Bresciani; Pierobon, Andreotti (9′ p.t.s. Pramotton), Minincleri; Lo Bosco (41′ s.t. Pasteris). A disp.: Polimene, Aimone, Torgneur ed Abate. All.: Zichella.
Seregno: Sportiello; Consolino, Ronchetti, Grassi, Mureno (8′ s.t.s. Diop); Di Lauri, Sardina, Magrin, Perissinotto (47′ s.t. Bonacina); Sehic, Ricci (14′ s.t.s. Caprini). A disp.: Samaritani, Palomba, Motta e Pasquetti. All.: Grossi. Arbitro: Rasia di Bassano del Grappa.
Note: ammoniti Pierobon (Sa) e Di Lauri (Se) per simulazione, Challancin (Sa), Minincleri (Sa), Proietti (Sa), Di Lauri (Se) e Perissinotto (Se) per gioco falloso; espulsi Di Lauri (Se) al 25′ s.t. per somma di ammonizioni e Bresciani (Sa) al 4′ s.t.s. per gioco violento. Calci d’angolo: 6 – 2 per il Seregno. Recuperi: 1′ p.t., 3′ s.t., 1′ p.t.s. e 2′ s.t.s.