Monza – Era stato annunciato per il primo semestre dell’anno e ora, in ritardo di qualche mese, sta arrivando. È il nuovo redditometro, ovvero quelle oltre cento voci di spesa che permetteranno all’Agenzia delle entrate di risalire al reddito degli italiani in base alla capacità di spesa del contribuente. Le voci non sono ancora state note, mentre il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, ha specificato che il lavoro procede su due forme di redditometro: «Una per la selezione preventiva e una per l’attivita’ di controllo». Lo ha riferito nell’audizione alla Commissione finanze della Camera.
«Ci stiamo lavorando. Ho sempre detto che preferisco aspettare un po’ di più ma avere uno strumento che ci consente di snidare l’evasione al di fuori del reddito d’impresa», ha specificato Befera.
E proprio per continuare la lotta del governo Monti all’evasione fiscale, lo strumento che l’Agenzia sta mettendo a punto dovrebbe tenere in considerazione oltre agli eventuali beni di lusso, auto di grossa cilindrata o barche, anche le spese considerate quotidiane, quelle per il cellulare o la palestra o la baby sitter dei figli. In tutto cento indicatori, divisi in sette macro categorie.