Crollano le stalle da latte in Lombardia. Delle 13 mila del 1995 ne sono sopravvissute 4.912, registrando un calo del 60%. Si tratta di produttori che consegnano ai cosiddetti primi acquirenti (cooperative e industrie) che, spiega il presidente di Coldiretti Lombardia,Ettore Prandini«per resistere a costi in continuo aumento assistiamo a una progressiva concentrazione del settore in stalle sempre più grandi. Ma i prezzi del latte per gli allevatori scendono sempre più spesso a livelli che non coprono neppure le spese». In Lombardia si produte il 40% del latte italiano – circa 4 milioni e mezzo di tonnellate – e crescono le cosiddette quotazioni spot (ovvero quelle del latte venduto al di fuori dei normali contratti di fornitura) che dai 34 centesimi di aprile ha toccato i 41,7 centesimi di oggi a Lodi, piazza di riferimento del Nord Italia. Il latte tedesco e quello olandese, invece, valgono rispettivamente 42,27 e 46,9 centesimi al litro. «É necessario tornare a un tavolo di confronto con le industrie per arrivare a un prezzo migliore di quello attuale che è, nella media, di 38,46 centesimi al litro».
Il latte chiede di adeguare il prezzo«In Germania e Olanda vale di più»
Mentre crolla il numero dei produttori lombardi (meno 60% negli ultimi 17 anni), crescono le quotazioni spot passate dai 34 centesimi di aprile ai 41,7 di oggi a Lodi, piazza di riferimento per il Nord Italia