Africa – Il dramma della Somalia e dell’Africa orientale non conosce tregua. Quella che sta affliggendo il Corno d’Africa è la peggiore siccità degli ultimi 60 anni. Dopo due anni di precipitazioni ai minimi storici, il prezzo di cibo e acqua è salito alle stelle in tutta la regione. In alcune aree il costo del grano è salito tra il 100 e il 200%, riducendo la disponibilità di alimenti per famiglie e bestiame, principale fonte di sussistenza. La situazione è già costata la vita a migliaia di persone e minaccia 12 milioni di abitanti, coinvolgendo anche Kenya, Etiopia, Gibuti, Sudan e Uganda. Ma l’allarme umanitario è particolarmente grave in Somalia, dove l’Onu ha decretato lo stato di carestia per due regioni del sud, controllate dai gruppi estremisti islamici shabab, che ostacolano l’ingresso degli aiuti. Così la crisi politica e militare aggrava ulteriormente la carestia. Si stima che non riescano a far fronte alle necessità quotidiane 3,2 milioni di persone in Kenya, 2,6 in Somalia, 3,2 in Etiopia 117 mila a Gibuti. A soffrire sono soprattutto i bambini: in Somalia uno su tre è denutrito.
Sfollati – Il numero di sfollati in cerca di assistenza alimentare è in continuo aumento e le quantità di aiuti messe in campo sino ad oggi non sono sufficienti a soddisfare tutte le necessità. Sono quasi 40mila i somali che nell`ultimo mese si sono riversati a Mogadiscio in cerca di acqua, cibo e aiuti. È quanto dicono le cifre dell`Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Altri 30mila si sono invece fermati in insediamenti a 50 chilometri dalla capitale. E si tratta di cifre destinate ad aumentare con i nuovi arrivi, in media 1.000 al giorno nel mese di luglio. Gli appelli per gli aiuti arrivano da più parte, ma quanto messo in campo sino ad oggi è una goccia in un mare di bisogni. E all’appello degli aiuti manca anche una sensibilizzazione forte e una presa di coscienza generale, sempre più urgente, anche da parte delle autorità mondiali.
Agire – Per rispondere a questa emergenza, le organizzazioni non governative di Agire, Agenzia italiana per la risposta alle emergenze, hanno lanciato un appello congiunto di raccolta fondi per sostenere gli interventi in corso nella regione. “Agire” è il coordinamento di 12 tra le più importanti organizzazioni non governative, che rispondono in maniera congiunta alle gravi emergenze umanitarie, come ActionAid, Amref, Avsi, Cesvi, Cisp, Coopi, Intersos, Save the Children e il Vis, già presenti nei paesi colpiti. Per aiutare: in posta c/c n.85593614, intestato a AGIRE onlus, via Aniene 26/A 00198 Roma; in banca IBAN: IT 79 J 03359 01600 100000060696 Causale Emergenza Africa, on line sul sito www.agire.it, con sms al 45500 per donazioni da 2 euro da cellulari, sino al 12 agosto.
Caritas ambrosiana – Anche la rete Caritas si è attivata. Per sostenere concretamente i progetti in corso puoi effettuare una donazione nei seguenti modi a Caritas Ambrosiana: – donazione diretta presso l’Ufficio Raccolta Fondi in via San Bernardino, 4 a Milano (orari d’ufficio) – conto corrente postale n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana Onlus – conto corrente bancario presso l’ag. 1 di Milano del Credito Artigiano e intestato a Caritas Ambrosiana Onlus (Iban: IT16 P 03512 01602 000000000578) – tramite carte di credito telefonando al numero 02.76.037.324 in orari di ufficio o collegandosi al sito www.caritas.it. Causale delle offerte (detraibili fiscalmente): “Emergenza Corno d’Africa
Unicef – Con Unicef puoi aiutare con: bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a Unicef Italia, specificando la causale “Emergenza Corno d’Africa” – carta di credito online sul nostro sito oppure telefonando al Numero Verde 800 745 000 – bonifico bancario sul conto corrente intestato a Unicef Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la causale “Emergenza Corno d’Africa”, www.unicef.it.
Medici con l’Africa Cuamm – Anche Medici con l’Africa Cuamm, presente in alcune delle aree più colpite da siccità e carestia, la regione della Karamoja in Uganda e l’Etiopia, lancia un appello per la crisi nel Corno. Medici con l’Africa Cuamm interviene all’ospedale di Matany in Karamoja e all’ospedale di Wolisso in Etiopia dove nel febbraio 2010 è stato inaugurato proprio un reparto dedicato alla cura dei bambini malnutriti. L’appello è a favore del reparto per i bambini malnutriti dell’ospedale di Wolisso in Etiopia e di Matany in Nord Uganda, entrambi sottoposti ad un enorme carico di richieste di aiuto da parte di mamme e bambini in difficoltà. Sito www.mediciconlafrica.org.
Arianna Monticelli