Monza – Dalle denunce all’indagine vera e propria. Per il monzese Loris Canini, le varie denunce presentate dai condomini che amministrava fino a giugno di quest’anno si sono tradotte in un voluminoso fascicolo d’inchiesta, finito sul tavolo del sostituto procuratore Manuela Massenz, che ha ipotizzato nei confronti di Canini il reato di appropriazione indebita. Dunque, dopo essere finito sui giornali questa estate a seguito delle diverse segnalazioni lanciate da diversi condomini sparsi a Monza e dintorni per consistenti ammanchi nei bilanci (Canini ne amministrava una quarantina) ora il brianzolo è formalmente indagato dalla procura della Repubblica di piazza Garibaldi.
Su di lui si erano rincorse le voci più disparate. Si diceva che si fosse appropriato dei soldi dei condomini e che con quelli si fosse rifatto una vita ai tropici, in compagnia di una donna straniera. Fuggito con la cassa, insomma. Voci smentite dal diretto interessato, che dopo aver fatto perdere le proprie tracce per tutta l’estate, era ricomparso pubblicamente. Intervistato a fine agosto, Canini aveva raccontato al ‘Cittadino’ la sua versione, negando di essersi arricchito in alcun modo dalla vicenda. “Non ho intascato un euro- aveva detto- il motivo di tutta questa vicenda era dovuto a problemi di gestione, cercavo di stare dietro ai fornitori prelvando dai vari conti, fino a che tutto non mi è crollato addosso”.
Canini, aveva riferito, certificati medici alla mano, di essere caduto in depressione e di aver tentato il suicidio. L’ex amministratore di condomini, assistito legalmente dall’avvocato Paola Antonelli, si era detto inoltre pronto ad assumersi le proprie responsabilità davanti agli organi inquirenti. I vari condomini, dopo aver operato il cambio di gestione, naturalmente non sono stati a guardare e sono cominciate ad arrivare alla segreteria della procura varie denunce. Dallo stabile di via Pavoni 9, per esempio, lamentano un ammanco di 72mila euro, ed è solo uno dei circa 40 edifici di cui Canini era amministratore.
I soldi, secondo i querelanti, sono stati “distratti e spesi da Loris Canini per fini affatto diversi da quelli per cui gli erano stati consegnati”. “Per tutto il triennio 2009 – 2012, Loris Canini gestiva, apparentemente, in modo impeccabile il condominio, presentando con tempestività i rendiconti ed i consuntivi, rendendosi sempre disponibile, dimostrando affabilità e competenza.. Tutto apparentemente in ordine, ma solo fino al giugno 2012, quando, in modo improvviso e del tutto inaspettato, Loris Canini faceva perdere le proprie tracce”, e i fornitori cominciavano a pressare. Federico Berni