Monza – Dopo il classico, lo scientifico: la protesta nelle scuole di Monza continua. Giovedì mattina gli studenti del Liceo Frisi hanno occupato l’istituto di via Sempione: sono entrati come tutte le mattine e poi hanno rivelato l’intenzione di occupare, decisa mercoledì pomeriggio. Le adesioni sono circa cinquecento, la metà degli iscritti.
Tra le motivazioni spiccano soprattutto la richiesta di messa in sicurezza della scuola e le condizioni strutturali dell’istituto: lamentano la fatiscenza dellle aule, la pericolosità delle finestre, l’inagibilità di una palestra (su due) chiusa dopo il ferimento di uno studente sul pavimento sconnesso, la chiusura della biblioteca da ormai un anno per l’assenza del personale, il funzionamento a singhiozzo dei caloriferi e i tagli alle attività scolastiche.
La protesta abbraccia naturalmente le motivazioni nazionali, le stesse della protesta allo Zucchi, tra conseguenze del decreto Aprea (che riscrive le norme del governo sulle scuole) e dei tagli ai fondi previsti.
Sono previsti incontri con gli assessori per discutere di come continuerà la protesta. Che potrebbe continuare nei prossimi giorni ed estendersi ad altri istituti monzesi.