Forcolin, dal caso Talice all’addioLega Seregno: panico-sostituti

L'elezione in consiglio, l'accusa di violenza sessuale nei confronti di Luca Talice, le dimissioni contro i falsi sorrisi. A Seregno si conclusa l'esperienza in consiglio comunale di Federica Forcolin, creando un'inaspettata situazione di panico per la sua successione.

Seregno – Si conclusa l’esperienza in consiglio comunale di Federica Forcolin. Eletta tre anni fa con cinquantotto voti nelle fila della Lega Nord, che ha lasciato nel gennaio del 2011, quando ha formato il gruppo degli Indipendenti per Seregno con Davide Giannobi, dopo che era diventata di dominio pubblico la loro denuncia per violenza sessuale nei confronti del capogruppo del Carroccio Luca Talice, oggi per questo sotto processo a Monza (i due hanno sempre rifiutato di commentare la vicenda, definendola strettamente personale), Forcolin si fatta da parte in coda ad una lunga riflessione, creando un’inaspettata situazione di panico per la sua successione.

Non ho pi il coraggio – ha scritto l’interessata nella lettera indirizzata al sindaco Giacinto Mariani, al presidente del consiglio comunale William Vigan ed a tutti gli assessori e gli altri consiglieri – di andare fino in fondo a falsi sorrisi e saluti forzati. Le mie idee politiche non sono etichettabili, il buon senso e la misura hanno colori diversi: il verde per il rispetto dell’ambiente, il nero per la giustizia contro chi fa del male al prossimo consapevolmente, il bianco per un cattolicesimo di compromesso e di perdono, l’azzurro della giustizia per tutti ed il rosso della vergogna quando prendo una multa perch non ho messo il disco orario. Ecco perch non mi riconosco pi in questa situazione.

Il passo successivo stato quasi obbligato: Non sarebbe giusto continuare ad occupare una postazione di visibilit, comunque remunerata, non condividendo pi nulla. Stare in questo consiglio anche solo per qualche ora mi provoca un forte disagio. Disagio che ho cercato di mascherare con sorrisi di circostanza, che ora non bastano pi. Voglio proseguire a spendermi per questo territorio in altro modo, senza pi abbracciare croci che non mi appartengono.

Detto che il suo compagno di avventura Davide Giannobi non intenzionato a seguire il suo esempio, almeno fino alla discussione di punti importanti per la citt: poi valuter il da farsi, perch senza Federica sar pi difficile andare avanti, il posto lasciato libero dalla dimissionaria tocca di diritto alla Lega Nord, visto che il gruppo degli Indipendenti per Seregno si costituito dopo le ultime amministrative.

Il primo avente diritto scorrendo la lista delle preferenze sarebbe stato Floriano Parravicini (sette), che per deceduto. La seconda era Monica Ferrari (sette), che ha rifiutato. Identica stata la scelta di Camilla Sartori (sei) e Cristian Missaglia (cinque). Gli uffici stanno ancora vagliando la posizione di Jacopo Beni (quattro), che tuttavia gi consigliere comunale a Varedo e pertanto incompatibile. Acclarata la sua posizione, la palla passer a Marco Berizzi (tre), che nel frattempo stato espulso dalla Lega Nord per le sue critiche nei confronti del movimento e quindi, in caso di accettazione, potrebbe proclamarsi indipendente o fare gruppo con Giannobi. Insomma, un bel pasticcio. Intanto, per marted prossimo stata convocata una seduta di consiglio comunale, pur se tra i leghisti sono annunciate tre assenze: l’insediamento dei lavori di conseguenza a rischio.
Paolo Colzani