Monza – Il cane, Ciccio, uno Schnauzer gigante di quattro anni, 45 chili di peso, è morto tra sofferenze atroci per un medicinale sbagliato venduto da un farmacista distratto. I padroni, assistiti dall’avvocato Franco Mongiu, hanno presentato un esposto all’ordine provinciale dei farmacisti, e ai magistrati della procura di Monza. Nel caso questi dovessero ravvisare una “condotta penalmente rilevante”, “l’esposto varrebbe come atto di querela”.
L’animale viveva a Sesto San Giovanni, a casa di un cinquantunenne, che lo aveva comprato quattro anni fa in un allevamento, con tanto di pedigree. Un cane di razza che si era subito conquistato l’affetto dei padroni, curato e amato come un familiare, appunto. Ai primi di marzo, lo Schnauzer aveva avuto un incontro poco amichevole con un pitbull, ai giardinetti del quartiere. Ne era uscito un po’ malconcio, con una ferita provocata da un morso del ‘rivale’, ma comunque ancora in piedi sulle sue zampe.
Niente di grave, dunque. Antibiotico in compresse per una settimana, aveva prescritto il veterinario. L’errore, risultato fatale per il compianto quattrozampe, è avvenuto in una farmacia di Sesto San Giovanni. Per una sciagurata disattenzione del farmacista, invece del ‘Synulox 500’ indicato nella ricetta, al proprietario del cane, che si è dovuto rivolgere ad un legale, è stata data una confezione di ‘Synflex 550’ in compresse, un antinfiammatorio per adulti, ma soprattutto, per esseri umani.
Seguita diligentemente la terapia indicata dal veterinario, al povero Ciccio è stato somministrato il farmaco sbagliato per una settimana, prima del tragico epilogo. La morte è sopravvenuta a causa di una gastrite emorragica, certificata dalla Clinica veterinaria di via Melchiorre Gioia, a Milano, dove Ciccio è stato portato in gravi condizioni. Tra “sofferenze atroci”, scrive il cittadino sestese, che ha presentato l’esposto e si è riservato di adire le vie legali, “per ottenere l’integrale risarcimento di tutti i danni materiali e morali”.
F. Ber.