Famiglie più hi-techL’Italia resta indietro

Famiglie più hi-techL’Italia resta indietro

L’Italia guarda gli altri Paesi europei dagli ultimi posti della classifica quanto a utilizzo delle tecnologie. Nonostante l’aumento nell’uso di beni come antenne paraboliche, Adsl e dvd, registrato tra 2007 e 2008, l’Italia è quart’ultima per tasso di penetrazione di Internet: 42% contro il 60% della media Ue, prima di Grecia, Romania e Bulgaria, e dopo Repubblica Ceca e Cipro. E’ quanto emerge dall’indagine Aspetti della vita quotidiana" svolta nel febbraio 2008 dall’Istat, su un campione di 19mila 573 famiglie per un totale di 48mila 861 persone.

In ritardo. Il digital divide italiano aumenta se si guarda alle famiglie con almeno un componente tra 16 e 64 anni che possiedono internet da casa a banda larga. L’Italia si colloca solo al ventesimo posto in Europa, con un tasso di penetrazione del 31% rispetto alla media Ue del 48%. Valori simili a quelli italiani si registrano in Grecia (22%), Bulgaria (21%) e Romania (13%); mentre Olanda, Danimarca e Svezia registrano un tasso di penetrazione più che doppio. Rispetto al 2007, per questa tipologia di famiglie, aumenta l’incremento dell’accesso a Internet per tutti i Paesi europei a eccezione dell’Italia (che passa dal 43% al 42%).

Tecnofamiglie. Televisore e cellulare sono i più diffusi e sono presenti nel 95,4% e nell’88,5% delle famiglie italiane. Rispetto al 2007, aumenta il possesso del dvd (dal 56,7% al 59,7%) a discapito del videoregistratore, tecnologia questa in continuo calo (dal 62% al 58,1%). In aumento il decoder digitale terrestre (dal 19,3% al 23,8%), l’antenna parabolica (dal 28,6% al 30,7%) e il personal computer (dal 47,8% al 50,1%). Complessivamente, l’accesso a Internet passa dal 38,8% al 42% e migliora la qualità della connessione usata per accedervi da casa: diminuisce la quota di connessioni a banda stretta (tramite linea telefonica tradizionale o linea telefonica Isdn) che passa dal 14,7% al 9,1% e aumenta, invece, la quota di famiglie con connessione a banda larga (linea telefonica Adsl o altro tipo di connessione), che passa dal 22,6% al 27,6%.

Chi più chi meno. Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche ed è forte il divario tecnologico di tipo generazionale, culturale e economico. Quelle costituite da sole persone di 65 anni e più continuano a essere escluse dal possesso di beni tecnologici: appena il 7,1% possiede il pc, soltanto il 5,5% accede a Internet ed è quasi del tutto inesistente la diffusione di connessioni a banda larga (3,5%). L’unico bene diffuso (a parte il tv color) è il cellulare (58,1%) il cui possesso è comunque di molto inferiore alla media nazionale (88,5%). Invece, le famiglie con almeno un minore possiedono pc e Internet rispettivamente nel 74,3% e nel 60,9% dei casi. Sono queste famiglie ad avere il più alto tasso di possesso di connessione a banda larga (41%), mentre per loro il telefono cellulare ha raggiunto i livelli di diffusione della televisione (99,6%). Queste famiglie hanno in casa due o più televisori (61,2% contro 33% delle famiglie di soli anziani), due o più pc (14,5% contro 4,7% di famiglie di soli anziani) e due o più cellulari (91,2% contro 21,5%). Rispetto al 2007, il divario tra le due tipologie ‘si è ridotto significativamente solo rispetto al cellulare’. Aumenta, invece, il divario nel possesso degli altri beni tecnologici.

Gap sociale. Tra 2007 e 2008 L’Istat ha registrato una diminuzione del divario nel possesso di alcuni beni tecnologici tra le famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista e quelle con capofamiglia operaio. In particolare la distanza nel possesso di accesso ad Internet passa da circa 38 a 30 punti percentuali e si riduce notevolmente anche la distanza nel possesso del personal computer da 33,8 a 27,4 punti percentuali. L’unico bene per il quale si registra un aumento della distanza è, invece, il digitale terrestre: da 8,6% del 2007 ai 12,2% del 2008. Nelle famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista il possesso del cellulare (97,5%) ha superato quello del televisore (94,2%). Molto diffusi anche pc (83,1%), Internet (72,8%) e antenna parabolica (51,4%), digitale terrestre (37,2%) e dvd (86%). Le più svantaggiate sono le famiglie con capofamiglia operaio e quelle con capofamiglia non occupato. Le famiglie con capofamiglia operaio hanno livelli molto inferiori a quelli delle famiglie in cui il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista. Ad esempio, c’è una differenza di 27 punti percentuali nel possesso di pc e di 30 punti nel possesso di Internet. Differenze che si annullano solo nel caso del cellulare e della tv.

(Apcom)