Fai, Italia Nostra e Legambiente:appello a Bondi per l’ecomostro

Fai, Italia Nostra e Legambiente:appello a Bondi per l’ecomostro

Monza – Un appello al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi per salvare il cannocchiale prospettico di Villa Reale . A lanciare l’allarme dopo che sono proseguiti i lavori dell’ "ecomostro” al Rondò sono Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente nazionale del FAI ( Fondo Ambiente Italiano), Alessandra Mottola Molfino, presidente nazionale di Italia Nostra e Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.

L’appello – «L’appello al Ministro Sandro Bondi – spiegano i firmatari – vuol essere un invito a prendere posizione contro la realizzazione di questo scempio edilizio che si erge proprio di fronte allo storico cannocchiale ottico di viale Cesare Battisti. Già nello scorso mese di maggio, le tre associazioni avevano organizzato un incontro a Monza con i rappresentanti della pubblica amministrazione per cercare di trovare una soluzione a questo progetto; ma risposte o soluzioni concrete non sono mai arrivate ed ora i lavori sono stati ripresi».

Sconfitta – Per le tre associazioni di tutela si tratta di «una sconfitta in più per la città di Monza, dopo la recente bocciatura da parte dell’Unesco al riconoscimento di Villa Reale come Patrimonio dell’Umanità, causa la vicinanza dell’autodromo». La lettera ricorda a Bondi la sua visita in villa nel luglio scorso per la nascita del nuovo consorzio di gestione di parco e Villa Reale. «Al termine della sua visita – si legge nella lettera – il ministro fu negativamente colpito dalla sagoma di un nuovo grande edificio in costruzione che si erge proprio di fronte allo storico cannocchiale ottico di viale Cesare Battisti. Le nostre organizzazioni stanno da tempo cercando risposte dalle istituzioni competenti. Riteniamo infatti inammissibile che il cannocchiale prospettico che dalla Villa Reale di Monza raggiunge il Rondò dei Pini possa essere alterato anche in minima parte da una simile costruzione moderna e per di più di così grandi dimensioni».

L’accusa – «Purtroppo – si prosegue – nonostante le assicurazioni fornite a suo tempo dal sindaco in merito alla ricerca di una soluzione tangibile in grado di rimediare a questo sfacelo ambientale e paesaggistico, nulla è stato fatto. Ci appelliamo alla Sua sensibilità di cittadino e di custode formale della salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Le chiediamo di intervenire al più presto affinché gli sforzi, ora fattisi concreti, per il recupero della Villa Reale e delle sue nobili pertinenze non siano clamorosamente vanificati e contraddetti pregiudicando così la più completa valorizzazione del regio complesso».

In consiglio – Pesanti critiche al sindaco sono arrivate anche nell’ultimo consiglio comunale dai rappresentati della lista civica “città e persone” che si dicono “indignati per vedere vanificato il lavoro della Amministrazione Faglia che aveva ottenuto riduzioni e contenimenti con molteplici azioni legali” e si dicono «pronti a partecipare come Lista ad ogni promozione di raccolta di firme, promossa da Associazioni ambientali e culturali che operano nella società civile, contro questa schifezza».
Rosella Redaelli