Arcore – Tre mesi di prognosi per una frattura alle vertebre, contusioni varie e la raccomandazione di assoluto riposo. È il bilancio dell’incidente che ha visto coinvolta mercoledì sera una donna di Lesmo di 49 anni, finita fuori strada a suo dire per colpa di un’auto pirata.
Le dimissioni dall’ospedale di Vimercate erano previste per venerdì, ma la degenza a casa è di quelle che pesano come un macigno e che richiedono assistenza. Ne avrà appunto per novanta giorni, a causa della frattura alle vertebre seguita al colpo subito.
L’incidente è successo intorno alle 19 in via Bergamina, in prossimità della rotonda che insiste sulla Strada provinciale 45. L’automobilista guidava una Daewoo Matiz e tornava da Monza. Arrivata in rotonda alla Sp 60 ha accennato a girare a sinistra per raggiungere Lesmo. È qui che comparirebbe, secondo il racconto della donna, una vettura bianca in arrivo da destra, ovvero da Vimercate, che avrebbe omesso di dare la precedenza alla Matiz in rotatoria. La 49enne avrebbe stretto bruscamente a sinistra la sua traiettoria per evitare lo scontro e lì avrebbe perso il controllo dell’auto.
La piccola Matiz ha scavalcato il cordolo della rotonda, si è infilata nel verde e ha fatalmente incontrato un fossato al centro, finendoci dentro con il muso. La macchina è rimasta come impiantata e il colpo per la conducente è stato molto violento. La donna non si è mossa ed è rimasta al sedile di guida con un dolore alla schiena. Sul posto, si sono precipitate l’ambulanza del 118 e la pattuglia della polizia locale di Arcore, competente su un tratto del crocevia della Bergamina. I volontari dell’Avps di Vimercate sono stati coinvolti in un intervento impegnativo per agevolare l’uscita della donna dall’abitacolo, senza peggiorare le lesioni alla colonna vertebrale. Non senza fatica alla fine la signora è stata caricata sull’ambulanza ed è stata trasportata in ospedale a Vimercate.
Ai vigili urbani non è rimasto altro da fare che occuparsi dei rilievi e cercare testimoni, ma nonostante l’orario di punta sembra che nessuno abbia visto con chiarezza la manovra dell’auto bianca. Secondo la vittima, la macchina avrebbe proseguito la sua corsa senza fermarsi, plausibilmente in direzione di Lesmo.
Valeria Pinoia