Desio – Nella «Gomorra» desiana ora spunta anche una piattaforma di cemento armato. La discarica di via Molinara, quella che ha guadagnato le cronache nazionali per essere al centro di un traffico illecito di rifiuti in odore di ‘ndrangheta, è ancora fonte di sorprese per gli investigatori.
Scavando scavando adesso sotto le sostanze smaltite dagli Stellittano è spuntata anche una piattaforma di cemento armato: una base che, per ipotesi, poteva anche costituire l’appoggio per realizzare un capannone o un’altra costruzione, ma anche per nascondere altri rifiuti, arrivati in zona nel periodo precedente all’ultima gestione dell’area, quella oggetto dell’indagine della Procura della Repubblica di Monza e della Polizia provinciale.
Del resto, sotto la piattaforma sono già stati trovati dei rifiuti. Per il momento non sembra siano classificabili come pericolosi, anche se prima di dare un giudizio definitivo è meglio attendere l’esito delle analisi che sono in corso. Di certo gli investigatori vogliono cercare di capire che cosa si cela nelle «viscere» di via Molinara. E vista la spregiudicatezza con la quale agivano i trafficanti di rifiuti hanno più di un motivo per volere andare in tutti i sensi fino in fondo.
Il lavoro svolto in questi mesi dai geologi nominati come consulenti dalla magistratura mira a capire come siano stati stratificati i rifiuti negli anni, non solo, quindi, in relazione all’attività della banda contro la quale hanno puntato il dito gli inquirenti monzesi. Una parte dei rifiuti, quindi, potrebbe essere stati smaltiti illecitamente anche prima. Le responsabilità quindi, si allargherebbero ad altre persone.
Che l’area di via Molinara fosse il ricettacolo delle peggiori «schifezze», d’altra parte, le indagini lo hanno già acclarato: non per niente sono state trovate sotterrate due macchine, ma anche una decina di fusti d’olio. Alcuni di questi, più piccoli rispetto ad altri, sono stati rinvenuti proprio in prossimità della piattaforma scoperta recentemente.
Per concludere l’inchiesta, comunque, manca ancora un quadro completo degli oggetti smaltiti nella discarica: cosa che consulenti e investigatori si ripromettono di fare nelle prossime settimane. La verità sullo smaltimento potrebbe non essere ancora emersa completamente. Dopo di che le indagini potrebbero arrivare anche alla conclusione, magari, almeno per qualcuno, sfruttando i riti alternativi al processo vero e proprio.
Paolo Rossetti