Desio – Troppo silenzio sulla violenza alle donne. Per uscire allo scoperto e rendere tutti più consapevoli di un fenomeno che esiste anche in Brianza, il consiglio comunale di Desio ha organizzato una seduta speciale, nel giorno di San Valentino, in occasione di “One Billion Rising” evento mondiale di sensibilizzazione sul tema della violenza. In aula è stato presentato il protocollo “Artemide” per la protezione delle donne, con l’intervento di operatori sociali, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’ospedale e del Cadom di Monza.
In aula – Tutti hanno sottolineato l’importanza di fare squadra, partendo da un dato di fatto: il fenomeno resta ancora sommerso. Le donne vittime di violenza, soprattutto tra le mura di casa, fanno fatica a denunciare. Non denunciano il marito violento perché hanno paura di perdere i figli o di non avere più sostegno economico.
«La violenza fisica, sessuale e psicologica non è solo un problema di carattere sociale o di ordine pubblico. Rappresenta una violazione fondamentale dei diritti umani» ha detto l’assessore ai servizi sociali e pari opportunità Franca Biella. Secondo i dati ufficiali, una donna su 4 in Italia subisce violenza.
Nella zona di Desio il fenomeno riguarderebbe meno dello 0.1 %: dato che dimostra le difficoltà della denuncia . Il reato di stalking è in aumento, per questo le donne devono imparare a non sottovalutare la situazione. «La parola ‘grazie’ è stata detta tante volte stasera, aggiungo parola ‘Scusa’ perché dalla presa di coscienza degli uomini parte il cambiamento» ha concluso il sindaco Roberto Corti.
Nel mondo – «Un miliardo di donne stuprate sono un’atrocità, un miliardo di donne che ballano sono una rivoluzione». È il grido di battaglia delle migliaia di donne che hanno aderito in tutto il mondo a “One Billion rising”, il flash mob planetario promosso dall’autrice teatrale Eve Ensler e dal movimento V-Day, che ha ricevuto l’adesione di 205 Paesi, 5mila associazioni, ong, istituzioni. E pure di uomini, anche meno famosi del Dalai Lama e di Robert Redford. Migliaia le manifestazioni in tutto il mondo, con un unico obiettivo: dire basta alle violenze sulle donne. Madri, mogli, sorelle, fidanzate, ex fidanzate, figlie che siano. Hanno ballato sulle note di Break the chain (rompere la catena, liberarsi), l’inno ufficiale della manifestazione (guarda il video in pop up).
Oltre alle piazze (erano stati annunciati appuntamenti anche a Seregno e Monza), l’iniziativa è arrivata anche sul palco del Festival di Sanremo e Rai 1 con un monologo di Luciana Littizzetto e un balletto sul palco dell’Ariston.