Monza – Licenziati e abbandonati al punto di non vedersi riconoscere lo stato di disoccupazione e per questo privati della mobilità. L’area giovani e lavoro della Cgil di Monza solleva a livello nazionale un caso che potrebbe interessare molti lavoratori di attività con meno di 15 dipendenti licenziati con decorrenza 31 dicembre 2012. Per il sindacato si tratta di «una amara e doppia sorpresa per numerosi lavoratori, in gran parte donne, che si sono recati al centro per l’impiego di riferimento per certificare lo stato di disoccupazione e invece sono stati informati dell’impossibilità di iscriversi anche nella lista della mobilità, così come era prassi consolidata da anni».
Per la Cgil «inaspettamente è successo che la cosiddetta ‘piccola mobilità’ che ammetteva questi lavoratori al diritto agli sgravi contributivi, è di fatto decaduta per effetto dei contenuti della legge di stabilità». Secondo l’organizzazione sindacale «è chiaramente una misura discriminatoria e assurda. Con lavoratori licenziati, abbandonati e punitiva soprattutto per coloro che hanno varcato la soglia dei 50 anni che vedranno aggravare le difficoltà di reinserimento nel mercato del lavoro privi di quel requisito importante da offrire come sgravio contributivo alla nuova azienda in caso di assunzione»
Denuncia della Cgil di Monza«Licenziati e abbandonati»
La Cgil di Monza solleva a livello nazionale il caso dei lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti licenziati a fine 2012 che non possono certificare lo stato di disoccupazione per ottenere la mobilità: «licenziati e abbandonati»