Crisi, ma anche influenza suinaE la meta si fa più vicina

Monza – <<Da vent’anni faccio questo mestiere, ma una riduzione di mercato di queste proporzioni non l’avevo mai vista>>. È il commento di Emanuela Eco di Lucandra Viaggi, da 12 anni nel capoluogo per organizzare le vacanze dei monzesi. Un calo medio del 20 per cento nel 2009 dovuto secondo l’operatrice a più fattori: <<In primo luogo la crisi di liquidità: le famiglie hanno ridotto i propri budget e hanno scelto di riaprire le proprie seconde case per rispolverare il gusto delle mete care all’infanzia. Sempre per via della carenza di soldi quest’anno sono saltate le vendite a lungo raggio, complice anche, almeno per le Americhe, l’influenza suina. Chi ha scelto di venire in agenzia ha ripiegato su mete classiche, come il Mediterraneo, ma soprattutto sull’Italia, che tra l’altro è cara come il fuoco>>. La spesa media dei brianzoli per le vacanze 2009 è di circa 1500 a testa: contenuta rispetto agli altri anni se si pensa che in caso di movimentazione di tutta la famiglia in questa stagione c’è stata la corsa a trovare sistemazioni in cui i bambini fossero ammessi gratis. <<Puglia e Sicilia sono state le destinazioni nazionali più gettonate, non tenendo in considerazione che a parità di durata e su mete che si raggiungono prevalentemente via terra si spende molto di più che per una settimana a Formentera, dove nel pacchetto è per forza compreso anche il volo – prosegue l’opertatrice di Lucandra -. Altro capitolo che ha ingenerato la crisi del settore sono stati i fallimenti di alcuni tour operator e le difficoltà di altri, anche di grandi dimensioni. Non è un mistero che Ventaglio è in calo del 30 per cento e che da un catalogo iniziale di 200 pagine abbia ridotto a 20 pagine. La contrazione di mercato in condizioni come queste è inevitabile, ma certamente la crisi serve per fare pulizia. A settembre i tour operator dovranno pagare gli albergatori per il mese di agosto e allora si vedrà chi rimarrà a galla. In ogni caso anche in tempi difficili i brianzoli alle vacanze estive non hanno rinunciato. Magari fuori casa ci passano meno tempo, ma di cancellarle totalmente non se ne parla. A Natale è stata più tragica per noi>>. Continuano a tenere i viaggi di nozze e le vacanze degli anziani, che possono generalmente contare su redditi fissi e su una maggiore disponibilità di tempo per viaggiare. E soprattutto che si affidano all’agenzia perché preferiscono partire in tutta sicurezza, senza lasciarsi abbagliare dalle offerte in internet.