La rincorsa in rosso al titolo iridato, molto probabilmente, finisce qui. Perché il ritiro di Fernando Alonso a Spa, spiega Andrea Cremonesi, inviato de La Gazzetta dello Sport «fa calare la saracinesca con un sinistro rumore sul mondiale della Ferrari». «Lo zero di Spa ? sottolinea il giornalista monzese ? pesa tremendamente, anche se la matematica concede ancora delle speranze. Ma è chiaro che ora bisogna ricominciare a vincere e non smettere più». La gara monzese, in calendario 12 settembre, inaugurerà infatti la volata conclusiva, cadenzata appunto dai Gran Premi d’Italia, Singapore, Giappone, Corea, Brasile e Abu Dhabi. Lewis Hamilton, vittorioso in Belgio, ha 182 punti. Mark Webber, medaglia d’argento domenica scorsa, è secondo pure in classifica a tre lunghezze dal battistrada. Gli altri piloti che possono ancora sperare sono Sebastian Vettel (151), Jenson Button (147) e Alonso (141). Ma il pilota spagnolo e la Ferrari, per provare a cercare lo spiraglio giusto nello sprint decisivo, dovranno avere tutto un altro rendimento. «A Spa ? aggiunge Cremonesi -, la macchina, circostanze contingenti a parte, non era vincente. Ed è questo il vero campanello d’allarme. In questi giorni, oltretutto, la Ferrari non ha la possibilità di effettuare dei collaudi. Potrà solo effettuare dei test aerodinamici, del resto già programmati da tempo sulla pista di Vairano in provincia di Pavia. Dei quattro test aerodinamici ammessi dal regolamento, questo è l’ultimo». Qui, sull’impianto che la rivista Quattroruote usa per le proprie prove, la delusa armata di Maranello cercherà dunque di preparare l’ormai indispensabile riscossa nella gara che i ferraristi aspettano un anno intero. «Monza ? spiega Cremonesi ? è una pista completamente differente da tutte le altre. È un tracciato che richiede ali sottili e un bassissimo carico aerodinamico. Qui non ci sono curve veloci, ma solo curve d’appoggio. Diventa quindi necessaria una configurazione particolare. In ogni caso, la Ferrari arriva al Gran Premio di casa in una situazione psicologica particolare. Un Alonso vincente a Spa o una Ferrari da podio, sarebbero stati chiaramente un bel richiamo per il Gran Premio d’Italia. A Spa, tra l’altro, nemmeno i piloti tedeschi hanno brillato. Vettel ha commesso un errore». Come dire che, ormai, McLaren e Red Bull punteranno soprattutto, rispettivamente, su Hamilton e Webber. «Per la Ferrari ? conclude Cremonesi -, Monza costituirà comunque l’ultima spiaggia. Ma c’è ormai il rischio che questo mondiale parli inglese. McLaren e Red Bull avranno un occhio di riguardo per Hamilton e Webber. Massa, a Spa, si è comportato dignitosamente ed è arrivato quarto. Alonso, invece, ha proprio deluso. Non è andato forte nemmeno sabato in prova e ha dovuto usare un secondo treno di gomme per entrare nei primi dieci».
cremo post g.p. del belgio
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