Costa Lambro rivuole il suo superE Adiconsum scrive all’Esselunga

Deciso a tentarle tutte per vedere di nuovo i residenti di Costa Lambro a fare la spesa nell'unico supermercato della frazione chiuso a fine luglio, Marzio Galliani (Adiconsum) scrive a Bernardo Caprotti patron di Esselunga.
Costa Lambro rivuole il suo superE Adiconsum scrive all’Esselunga

Carate Brianza – Deciso a tentarle tutte per vedere di nuovo i residenti di Costa Lambro a fare la spesa nell’unico supermercato della frazione chiuso a fine luglio, Marzio Galliani scrive a Bernardo Caprotti patron di Esselunga. Il segretario di Adiconsum Brianza, l’associazione che tutela i consumatori per la Cisl, ha preso carta e penna per scrivere una lettera aperta al patron di Esselunga. Una lettera accorata, in cui Galliani ricapitola la travagliata storia del punto vendita di via Stanga Busca e invita Caprotti a riflettere sull’opportunità di farsi avanti per rilevare l’attività.
«Dottor Caprotti – scrive Galliani anche a nome dei residenti della frazione alta che si sono uniti in comitato – lei è un brianzolo e conosce bene i brianzoli, ma sopratutto è un imprenditore del settore, allora perché non pensare ad un progetto legato alla piccola distribuzione, partendo magari proprio da Costa Lambro? Ci pensi dottor Caprotti. Siamo sicuri che ci sono le condizioni per fare buoni affari». Il piccolo supermercato nel mese di luglio ha chiuso i battenti per motivi legati alla messa in liquidazione della società Ascot di Basiano, cui fanno capo diversi negozi di Monza e Brianza.

«Il punto di vendita è un po’ il fulcro della frazione: non solo è un riferimento, ma diventa indispensabile per tutte quelle persone, sopratutto anziane e non motorizzate, che non possono diversamente andare altrove a fare la spesa». Sono 308 le firme raccolte negli ultimi mesi a sostegno della petizione popolare che tira per la giacchetta gli amministratori locali e la Camera di commercio di Monza e Brianza per ottenere al più presto la riapertura del punto vendita di via Stanga Busca.

Due settimane fa Galliani aveva interpellato anche Guido Galardi, presidente di Coop Lombardia, uno dei tre soggetti che – da indiscrezioni – sarebbero interessati a rilevare l’attività. Il negozio della frazione è vitale ed essenziale per moltissime persone, soprattutto per anziani con problemi di mobilità.
Alessandra Botto Rossa